giovedì 23 dicembre 2010

COME VENGONO SPESI I SOLDI NOSTRI

Lignani assolto e il Pdl canta vittoria. Il non luogo a procedere con cui il giudice del tribunale di Firenze ha scagionato il consigliere regionale di centrodestra dall'accusa di diffamazione aggravata intentata dal Comune di Perugia con delibera del 24 giugno 2008, è stata accolta ieri con la solidarietà dei consiglieri regionali Pdl Massimo Monni e Rocco Valentino. L'assoluzione, pronunciata pochi giorni fa (il 15 dicembre scorso) in sede di udienza preliminare, è stata accompagnata anche dalla medesima richiesta di non luogo a procedere da parte dell'accusa, rappresentata dal pubblico ministero Luigi Bocciolini. Nel dispositivo emesso dal Gip si dichiara Lignani Marchesani assolto "perché il fatto non sussiste". Le motivazioni saranno rese note entro trenta giorni a partire dalla lettura della sentenza. Palese la soddisfazione per Lignani, anche se il consigliere non ha risparmiato puntuali attacchi all'indirizzo dell'allora giunta guidata dal sindaco Renato Locchi: "E' stato smentito un modo di procedere che vede il centrosinistra a portare la polemica nelle aule giudiziarie, senza tenere conto dei principi del garantismo. Noi - ha chiarito Lignani Marchesani, all'epoca presidente provinciale di Alleanza Nazionale - non abbiamo mai querelato nessuno e siamo garantisti di parola e di fatto. Spero che qualcuno ora ci darà delle scuse, ma non se avranno l'umiltà di farlo". Il Pdl, per bocca dei consiglieri Monni e Valentino, ha annunciato che presenterà ricorso alla Corte dei Conti

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