sabato 30 marzo 2013

AUGURI DI BUONA PASQUA A TUTTI VOI ED ALLE VOSTRE FAMIGLIE

SPERIAMO CHE I DATI PUBBLICATI SULLA STAMPA DI OGGI SIANO VERITIERI POICHE' NON CORRISPONDONO A QUELLI DEL BILANCIO CONSOLIDATO DI UMBRIA MOBILITA' ALMENO CHE NON SIANO STATE PAGATE LE RATE ALLE BANCHE CHE IN MANCANZA DI LIQUIDITA' SAREBBE STATO UN PROBLEMA

lunedì 18 marzo 2013


Cronaca

Umbria Mobilità, maxi-prestito da 15-20 milioni. Caccia al nuovo partner: l'identikit. Ombre sul vecchio cda

Lo erogherà la Regione. Nuovo socio, venerdì si decide in assemblea. Biglietti: la Legge di stabilità spinge per l'aumento delle tariffe
ARTICOLO
LUN, 18/03/2013 - 13:54
DI ANDREA LUCCIOLI

Nei fatti è una specie di “commissariamento” nei confronti degli altri soci. Ma nessuno degli enti coinvolti nell’affare Umbria Mobilità lo ha detto apertamente. Di fronte all’impasse registrata nel Ternano (con Provincia e Comune di Terni che ancora non riescono ad approvare le delibere salva-azienda), la Regione ha deciso di premere sull’acceleratore indicando ieri la rotta per far uscire UM dalla crisi finanziaria che l’attanaglia da mesi. Provvedimenti che sono stati annunciati dalla presidente Catiuscia Marini al cui fianco ieri sedevano tutti gli altri soci dell’azienda, da Marco Guasticchi (Provincia di Perugia), Wladimiro Boccali (Comune di Perugia), Feliciano Polli (Provincia di Terni), Leopoldo Di Girolamo (Comune di Terni) e Daniele Benedetti (Comune di Spoleto). Senza dimenticare il presidente e l’amministratore di UM, Lucio Caporizzi e Franco Viola e l’assessore regionale Silvano Rometti.

L'agenda Marini

Uno spiegamento di forze per cercare di rasserenare il clima. La Marini ha voluto tutti con sè per poi, nei fatti, mettere nero su bianco lo “strappo”. Di fronte alle lungaggini relative all’aumento di capitale e alla lettera di patronage per ottenere nuovi finanziamenti dalle banche, la Marini ha tagliato corto: la Regione opererà un nuovo maxi-prestito ponte (da 15 o 20 milioni) nei confronti di UM per garantire all’azienda l’operatività nelle prossime settimane. «Le attività vanno svolte in sicurezza», ha detto Marini prima di spiegare che l’ammontare preciso del prestito verrà quantificato venerdì in un’assemblea dei soci dell’azienda («dobbiamo avere la certezza che i soldi vengano restituiti», ha aggiunto) e finirà poi in un emendamento al Bilancio della Regione che Palazzo Cesaroni approverà tra il 4 e il 5 aprile.

Fondo regionale tpl, si cambia

Marini ha poi annunciato che si è deciso di rivedere le modalità di erogazione delle risorse del Fondo regionale per i trasporti. In pratica da qui in avanti sarà la Regione che di mese in mese verserà a Umbria Mobilità le quote relative ai pagamenti svolti per i servizi effettuati. Eliminato, quindi, il passaggio burocratico che prevedeva il trasferimento iniziale ai Comuni che poi, a loro volta, avrebbero versato i soldi a UM. Col vecchio metodo, è stato spiegato, sono stati accumulati mesi e mesi di ritardi nei pagamenti. In questo modo tutto verrà reso più veloce.

Il nuovo socio: chi sarà

Terzo punto dell’agenda Marini: il nuovo partner. Anche in questo caso si va verso un’accelerazione: venerdì verranno decisi i requisiti richiesti per quello che sarà il «nuovo socio finanziario e industriale di Umbria Mobilità». Qualità industriale, percorso storico documentato - nessuna società nata al momento, per intenderci, potrà entrare in UM - e capacità finanziaria: queste le caratteristiche principali che dovrà avere il nuovo socio che, secondo l’amministratore Franco Viola, potrebbe fare il suo ingresso «già nel giro di quattro mesi».

Via da Roma e pugno duro sul vecchio cda

Marini ha anche annunciato la volontà di “sganciare” UM dagli affari romani aprendo di fatto la resa dei conti col vecchio management. «Noi enti soci vogliamo verificare se in passato è stato tutelato il patrimonio dell’azienda, nel caso in cui questo non fosse avvenuto, ci muoveremo di conseguenza», ha detto Marini. Tradotto: il vecchio cda e la vecchia dirigenza potrebbero ricevere delle brutte sorprese. «Troppe risorse umbre sono servite per coprire le criticità romane», ha detto Marini.

Soci "attendisti" e accordo su Roma

Venendo agli altri soci, da registrare le parole di Guasticchi «abbiamo lavorato tutti insieme per salvare l’azienda», quelle di Boccali «i problemi attuali di UM ce li siamo ritrovati addosso» e il commento unisono di Polli e Di Girolamo sulla questione delle delibere ancora da approvare «stiamo lavorando e nelle prossime settimane ci sarà l’ok». Riguardo alla questione romana, giovedì - ha detto il presidente Caporizzi - si firmerà l’accordo con Roma Tpl per il rientro dei crediti romani. Viola, invece, ha annunciato interventi straordinari per ridurre l’evasione, dai maggiori turni per il personale addetto al controllo dei biglietti alla possibilità di sperimentare su tutta la flotta bus i tornelli.

Questione biglietti

Di certo - ha spiegato Marini - i biglietti non verranno aumentati per risollevare le casse di Umbria Mobilità. Ma di certo un ritocco all’insù nella tariffazione ci sarà e arriverà dopo il nuovo Piano regionale dei trasporti. Lo ha detto l’assessore Silvano Rometti: la Legge di stabilità del governo impone che il 35% del costo dei servizi venga coperto con la bigliettazione. Questo in Umbria avviene solo per i servizi gestiti da Trenitalia. Per quelli di Umbria Mobilità siamo al 20%. C’è un 15% da recuperare. Come? Riducendo l’evasione e aumentando il prezzo dei biglietti. Dove? Di certo non a Perugia, ma nei Comuni che hanno una tariffazione troppo bassa.