giovedì 28 febbraio 2013

RIMBORSI ELETTORALI

Giovedì, 28 febbraio 2013 - 08:31:00

Ammontano a circa 42,7 milioni i rimborsi elettorali che il Movimento Cinque Stelle dovrebbe ricevere grazie ai suoi risultati alle urne. Il Movimento di Beppe Grillo ha però annunciato (prima del voto) che intende rinunciare a questo tipo di finanziamento. Fondi che però perderebbe comunque se non approverà uno statuto interno. E in molti si chiedono se i soldi verranno devoluti in beneficienza o se verranno lasciati allo Stato. Il partito con maggiori rimborsi è il Pd, con 45,8 milioni. Al Pdl andranno 38 milioni e a Monti 15. "Se Bersani vorrà proporre l'abolizione dei contributi pubblici ai partiti sin dalle ultime elezioni lo voteremo di slancio", ha scritto Beppe Grillo su twitter.

"Bersani e' uno stalker politico, un morto che parla, non voteremo mai la fiducia al suo governo". Beppe Grillo torna ai toni da campagna elettorale e sbatte la porta in faccia al segretario del Pd che, aggiunge Grillo, "da giorni sta importunando il M5S con proposte indecenti invece di dimettersi come al suo posto farebbe chiunque altro. E' riuscito persino a perdere vincendo". Secca la replica del numero uno dei democratici: "Quel che Grillo ha da dirmi, insulti compresi, lo voglio sentire in Parlamento. E li' ciascuno si assumera' le proprie responsabilita".

Ma sul blog di Grillo i commenti contrari alla linea del leader del Movimento 5 stelle sono centinaia e spesso sono i piu' votati: in molti chiedono al comico-leader di non repingere l'offerta del Pd, anzi, di adottare il cosiddetto 'Modello Sicilia' per provare a cambiare le cose dall'interno. "Ora i ragazzi sono in Parlamento: falli lavorare, e fatti da parte. O vali piu' di uno?", commenta un elettore del Cinque Stelle. E ancora, con toni ancora piu' duri, Andrea P. dice: "Uno vale uno. Grillo vale Casaleggio. Gli eletti non contano un cazzo". Domenico da Salerno esclama: "Per votare le proposte bisogna prima che si dia la fiducia al governo....non facciamo cazzate".

L'apertura 'programmatica' ai grillini resta la linea del centrosinistra: "Chiederemo un voto in Parlamento su una piattaforma programmatica di quattro o cinque punti qualificanti", ripete Enrico Letta che fa muro attorno al segretario del Pd sottolineando che sara' lui il candidato premier di un eventuale governo di centrosinistra. "Proporremo a tutto il parlamento - aggiunge Letta - un programma su etica pubblica, riforma dei partiti e della legge elettorale, politiche economiche per i giovani, impegno a far si' che l'Europa non sia piu' solo quella dei tagli e dell'austerity ma si misuri con provvedimenti volti alla crescita".

Bersani incassa la difesa del partito e incontra Nichi Vendola per fare il punto sul nodo alleanze. Guardare al cambiamento espresso dal voto a Cinque Stelle e' necessario, ribadisce il leader di Sel. "Mi auguro sinceramente che si riuscira' a dare una risposta forte al vento di cambiamento che soffia impetuoso nel Paese. Su questo convincimento ho registrato una condivisione totale con Bersani", dice Vendola. "Non esistono soluzioni che rimandino al passato piu' cupo. Niente governissimo, spero che non sia questo l'auspicio di Grillo".

All'ipotesi 'governissimo' guarda invece il Pdl, con Berlusconi che si dice pronto ad aderire ad un progetto di larghe intese con il Pd, ma senza Monti. Secondo Fabrizio Cicchitto "e' necessario avere un approccio costruttivo, altrimenti il movimento di Grillo non fara' che crescere, mettendo la nostra societa' e la nostra economia in pericolo". In serata, ancora Grillo, stavolta alla Bbc: "Non c'era speranza. C'era rabbia senza speranza. E' la rabbia senza speranza



martedì 26 febbraio 2013

FINITE LE ELEZIONI RISCRIVIAMO LE NOTIZIE

UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA CON CHE SOLDI VERRANNO PAGATI GLI STIPENDI DEI DIPENDENTI DI UMBRIA MOBILITA' DEL 10 MARZO VISTO CHE I SOLDI DELLA REGIONE SONO FINITI PER ADESSO ?

UMBRIA MOBILITÀ: “LA REGIONE EROGHERÀ RISORSE FINANZIARIE A BREVE; A MAGGIO IL NUOVO PIANO TRASPORTI - AUDIZIONE DELL'ASSESSORE ROMETTI AL COMITATO MONITORAGGIO E VIGILANZA


Nel corso di una audizione organizzata a Palazzo Cesaroni dal Comitato di Monitoraggio e vigilanza sull'amministrazione regionale, presieduto da Maria Rosi, sulle vicende di Umbria Mobilità, l'assessore regionale ai trasporti Silvano Rometti, ha annunciato che a breve la Regione assegnerà nuove risorse per facilitare il “difficile” periodo di transizione. A maggio ha aggiunto l'assessore sarà pronto anche il nuovo piano regionale dei trasporti che dovrà ulteriormente razionalizzare l'insieme dei servizi.
(Acs) Perugia 26 febbraio 2013 – Il futuro di Umbria Mobilità, dopo le note vicende legate alle insolvenze della società romana, prevede una fase critica di cinque-sei mesi, durante i quali l'azienda regionale è dovrà varare un piano si ristrutturazione, allargare la compagine societaria e sottoscrivere ulteriori impegni con le banche. Lo ha detto l'assessore regionale ai trasporti Silvano Rometti, a Palazzo Cesaroni nel corso di una audizione organizzata dal Comitato di Monitoraggio e vigilanza sull'amministrazione regionale, presieduto da Maria Rosi (Pdl) che ha convocato l'incontro con la Giunta per conoscere situazione e prospettive della azienda e quale futuro devono aspettarsi i tanti utenti umbri del servizio pubblico di trasporti.
Rometti che ha inteso distinguere il duplice ruolo che su questa vicenda ha la Regione - di socio, seppur non di primaria importanza della società Umbria Mobilità e contemporaneamente di ente di programmazione del servizio trasporti - ha annunciato l'intenzione dell'esecutivo di “facilitare questa fase difficile e delicata della azienda, erogando direttamente ed in temi brevi risorse finanziarie provenienti dal Fondo nazionale trasporti che assegna all'Umbria circa 100 milioni di euro, pari al 2,04 per cento dell'intero ammontare. Rometti ha anche ricordato come le avvisaglie delle difficoltà della società costituita a Roma che tanto hanno inciso nella attuale situazione di Umbria Mobilità, sono maturate in tempi rapidissimi e sono esplose in modo imprevisto solo dopo il febbraio 2012. Fino a quel momento, ha precisato l'assessore, si riteneva che il contratto sottoscritto a Roma per 2,6 euro a chilometro, fosse “estremamente vantaggioso e che eventuali problemi li avrebbe potuti incontrare in Umbria la nuova azienda unica”. Sulle prospettive future di Umbria Mobilità, al di là di questo primo periodo di transizione, l'assessore ha anticipato l'imminente adozione di un nuovo Piano regionale dei trasporti (entro il prossimo maggio) che dovrà “ulteriormente razionalizzare ed ottimizzare i servizi, in ragione delle risorse sempre minori provenienti dallo Stato. I costi della gestione umbra dei trasporti, pari a 1,9 euro a chilometro percorso - ha precisato Rometti - risultano al momento i più bassi d'Italia e questo ci dovrebbe favorire, poiché si sta andando verso l'adozione di criteri di trasferimento basati sui costi standard”. A suo giudizio ci potranno essere ulteriori margini di razionalizzazione ed ottimizzazione dei trasporti, da concordare con gli enti locali, con i quali è già iniziato il confronto.
Al termine della audizione sono intervenuti la stessa presidente Maria Rosi, per suggerire l'ipotesi di far entrare nel sistema dei servizi anche le aziende private che si dimostrino capaci di economizzare sui costi; Massimo Buconi (Psi) che ha raccomandato la massima attenzione nei prossimi sei mesi per far sì che Umbria Mobilità ne esca indenne e Paolo Brutti (Idv) che ha difeso il contratto sottoscritto dalla società costituitasi a Roma ed ha messo in guardia su problemi che Umbria Mobilità potrà incontrare, soprattutto per mancanza di liquidità. GC/gc



venerdì 8 febbraio 2013

SCENARIO FUTURO UMBRIA MOBILITA'

DOPO LE ELEZIONI PROBABILMENTE NEL MESE DI MARZO E APRILE ASSISTEREMO ,PURTROPPO, AL PROBABILE FALLIMENTO DI UMBRIA MOBILITA' POICHE' NON CI SONO SPIRAGLI AD OGGI PER IL SALVATAGGIO DELLA STESSA. PURTROPPO VERRA' FUORI TUTTA LA VERITA' ANCHE QUELLA NASCOSTA AI PIU' E CHI PAGHERANNO SARANNO IN PRIMIS I LAVORATORI , CON ESUBERI SUPERIORI ALLE 200 UNITA' , I CITTADINI CON L'AUMENTO DELLE TASSE DA PAGARE PER COPRIRE I DEBITI CHE SONO INGENTI ED INFINE GLI UTENTI DEI MEZZI PUBBLICI CHE SI VEDRANNO AUMENTARE I BIGLIETTI AD EURO 1,50 , DOVE FINO AD OGGI PAGAVANO EURO 1 ED UN CONSIDEREVOLE TAGLIO DEI SERVIZI DOVUTO PER PRIMO ALL'AUMENTO DEL COSTO A CHILOMETRO DEI MEZZI , ORA è IL PIU' BASSO D'ITALIA , TALE PREZZO VERRA' RADDOPPIATO ED INFINE IL TAGLIO DELLE LINEE CON POCA UTENZA E NON REMUNERATIVE . SPERIAMO CHE CHI HA CREATO E VOLUTO QUESTA SITUAZIONE PAGHI PESANTEMENTE E PERSONALMENTE SIA DA PARTE DELLA PROCURA CHE DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI , NATURALMENTE DOVRANNO PAGARE ANCHE I POLITICI POICHE' E' IMPENSABILE CHE NON SAPESSERO COSA STAVA SUCCEDENDO ANCHE PERCHE' LORO STESSI APPROVAVANO I BILANCI NEGLI ULTIMI 5 ANNI ANCHE PERCHE' SE E' VERO CHE IL COMUNE DI ROMA E LA REGIONE LAZIO NON HANNO PAGATO NON SONO SOLO QUESTI I VERI PROBLEMI MA LE SPIEGAZIONI DA DARE SONO TANTE ES COSA SIGNIFICA ALTRI DEBITI PER 210 MILIONI , A CHE COSA SI RIFERISCONO ED A CHE COSA SONO SERVITI? DEBITI VERSO BANCHE 116 MILIONI DI CUI 62 DA PAGARE ENTRO 2012 A CHE COSA SONO SERVITI ,? MA I REVISORI DEI CONTI COSA HANNO CONTROLLATO ? SPERIAMO DI SAPERE PRESTO TUTTA LA VERITA' ALTRIMENTI VE LA SPIEGHERO' IO IN QUESTO BLOG. LA SPERANZA E' L'ULTIMA A MORIRE MA PENSO CHE PER UMBRIA MOBILITA' VE NE SIA BEN POCA DI SPERANZA.

giovedì 7 febbraio 2013

ANCHE A ROMA PROBLEMI COME FINIRA' " MOLTO MALE"

Fermi senza preavviso 188 bus del Consorzio Roma Tpl
ROMA TPL FA PARTE DI UMBRIA MOBILITA'

Sciopero selvaggio per Roma Tpl
Trasporto paralizzato in periferia per una non annunciata agitazione degli autisti, 10 ore di sciopero sulle 93 linee gestite dal consorzio privato Roma Tpl. Il consorzio Roma Tpl, circa 1.700 dipendenti e 450 bus, gestisce 83 linee che coprono tutte le zone periferiche della cittò
Roma - Si è concluso dopo più di 10 ore lo sciopero a sorpresa organizzato dagli autisti dei bus di Roma Tpl (consorzio privato che gestisce 93 linee, sopratutto nella periferia della Capitale), che hanno deciso di lasciare i mezzi nei depositi in segno di protesta contro la decurtazione di 350 euro dalla loro busta paga.
Almeno 180 i mezzi rimasti fermi (su oltre 400), 36 le linee interessate.
 La protesta degli autisti non era prevista dai sindacati di categoria, che si sono precipitati con i loro rappresentanti nei luoghi chiave - come il grande deposito di La Rustica - per sostenere i lavoratori, ma senza riuscire a farli desistere.
"La politica consente a queste imprese (del consorzio Roma Tpl, che occupa circa 1900 persone) di far ricadere solo sui dipendenti, come è avvenuto con il mancato riconoscimento dei 306 euro annuali dell'accordo regionale del 2004 - dicono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti - la sfavorevole congiuntura economica che avrebbe prodotto una mancanza di liquidità e una stretta creditizia del sistema bancario. E' un film già visto e non possiamo permettere che vengano utilizzati i lavoratori per risolvere problemi ascrivibili esclusivamente alle aziende e alle istituzioni".
In relazione all'astensione improvvisa dal servizio di venerdì mattina, l'autoritá di garanzia sugli scioperi ha inviato una richiesta di informativa urgente al Prefetto e all'Azienda, al fine di valutare l'adozione dei provvedimenti di sua competenza.
E una nota dell'assessore regionale ai Trasporti Luca Malcotti fa sapere che «si terrà venerdì 1 febbraio, un incontro fra Regione Lazio e Comune di Roma sulla questione della vertenza Roma Tpl».



sabato 2 febbraio 2013

UMBRIA MOBILITA' VUOL VENDERE QUOTE SIPA PARCHEGGI

NEL NUOVO PIANO INDUSTRIALE PER SALVARE UMBRIA MOBILITA' SI LEGGE CHE SI VUOL VENDERE LE QUOTE SIPA PER INCASSARE 2.8 MILIONI DI EURO SI FA NOTARE CHE E' L'UNICA SOCIETA' CHE TUTTI GLI ANNI CHIUDE CON UN UTILE ED E' L'UNICO BILANCIO DOVE LE VARIE VOCI , VEDI MUTUI E DEBITI , VENGONO SPECIFICATI MENTRE NEI BILANCI DI UMBRIA MOBILITA' CIO' STRANAMENTE NON E' MAI AVVENUTO , DI FATTO ANCHE GLI ASSESSORI DEL COMUNE DI PERUGIA , PROVINCIA DI PERUGIA, ED ASSESSORE REGIONALE AI TRASPORTI HANNO APPROVATO I BILANCI A SCATOLA CHIUSA SENZA APPROFONDIRE IN MERITO AI DEBITI QUINDI COLPEVOLI E PER QUESTO SI DOVREBBERO DIMETTERE POICHE' SE AVESSERO LETTO I BILANCO NO LI AVREBBERO APPROVATI OCN TANTA FACILITA' QUI SOTTO METTO TABELLINA DELLA PARTECIPAZIONE DI UMBRIA MOBILITA' IN SIPA PARCHEGGI

Sipa Spa Perugia


Cap. sociale        patrimonio netto          utile 2011           quota part.               Valore partecipaz.

  1.312.237,00      3.451.745,00               741.480,00              22,480%                  2.851.614,66

ANCHE NEL 2011 QUESTA SOCIETA' HA CHIUSO CON UN UTILE DI € 741.480

CON QUESTI UTILI PRIMA IL COMUNE HA VENDUTO LE QUOTE AD UMBRIA MOBILITA' ADESSO LA STESSA PER FARE CASSA LE VENDE


MAXI COMPENSI AD UMBRIA MOBILITA'

IN ITALIA FUNZIONE TUTTO COSI O E' SOLO IN UMBRIA CHE SUCCEDONO QUESTE COSE? PRATICAMENTE PARLIAMO DI DIRIGENTI CHE HANNO PORTATO SULL'ORLO DEL FALLIMENTO UMBRIA MOBILITA' MA IN COMPENSO PRERCEPISCONO COMPENSI DA FAVOLA .
IL DIRETTORE GENERALE DI UMBRIA MOBILITA' PRENDE 250 MILA EURO PER L'UMBRIA POI ALTRI 150 MILA EURO PER FAR PARTE DI ROMA T.P.L. PER UN TOTALE QUINDI DI QUATTROCENTOMILA EURO PIU' LA SUA PENSIONE CHE PERCEPISCE DA ANNI , AL MESE PURTROPPO PRENDE CIRCA 28 MILA EURO PER 14 MENSILITA' , PER I RISULTATI OTTENUTI E' UN BEL GUADAGNARE COMPLIMENTI
MA POI TUTTI QUESTI CHE HANNO PARTECIPATO AL QUASI FALLIMENTO DELL'AZIENDA UMBRIA MOBILITA' SARANNO CHIAMATI A PAGARE DI TASCA LORO OPPURE LA PASSERANNO LISCIA COME SUCCEDE SPESSO IN ITALIA ?