mercoledì 12 febbraio 2014

DETERMINA PER PAGARE FATTURA MINIMETRO'

NELL'ANNO 2012 IL COMUNE DI PERUGIA HA PAGATO UNA SOLA VOLTA LA CIFRA , LEGGERMENTE INFERIORE, CHE INVECE PAGA PER I PRIMI 6 MESI DEL 2013 PER FORTUNA CHE SI VUOLE COSTRUIRNE UN ALTRO PINCETTO -- MONTELUCE MA QUANTO CI COSTA ?


FINALMENTE DOMANDA SERIA SUGLI SPRECHI A PERUGIA

ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03499

Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 169 del 07/02/2014
Firmatari
Primo firmatario: GALLINELLA FILIPPO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/02/2014
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatarioGruppoData firma
CIPRINI TIZIANAMOVIMENTO 5 STELLE07/02/2014
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 07/02/2014
Stato iter: 
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-03499
presentato da
GALLINELLA Filippo
testo di
Venerdì 7 febbraio 2014, seduta n. 169
GALLINELLA e CIPRINI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
diverse fonti stampa riportano la notizia che il Governo avrebbe aperto alla possibilità di rifinanziare la legge n. 211 del 1992 sulla mobilità alternativa, grazie alla quale, tra le altre cose, è stata realizzata tra il 2001 ed il 2008 la linea di Minimetrò nella città di Perugia;
una tale apertura – sempre secondo quanto si apprende da diversi articoli del Giornale dell'Umbria – avrebbe indotto il comune umbro e la società realizzatrice dell'opera, la Minimetrò spa, a predisporre il progetto, finalizzato alla richiesta di finanziamento a fondo perduto, per la realizzazione della seconda tratta del Minimetrò che dovrebbe collegare le zone di Pincetto e Monte Luce;
il Minimetrò perugino è un'opera costata circa 98 milioni di euro (finanziata per il 60 per cento dai ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e per il restante 40 per cento da soggetti privati) ma che continua a costare alla città umbra circa 25 mila euro al giorno, senza contare il costo del biglietto;
è evidente che l'impatto dell'infrastruttura incide molto sull'economia della città, ma non incide altrettanto sulla diminuzione del traffico privato: a fronte di una capacità di 18/20 mila passeggeri al giorno, ne serve meno di 10 mila. Ciò è dovuto con molta probabilità al fatto che la tratta realizzata non risponde alle esigenze dei cittadini, in quanto i luoghi di lavoro ormai si trovano soprattutto nella parte bassa della città, mentre il Minimetrò collega alla parte alta del centro storico;
le fermate del Minimetrò non risultano efficientemente collegate con gli altri mezzi pubblici operanti sul territorio perugino e ciò ne rende più complicata la fruizione da parte dei cittadini;
molte associazioni, gruppi o singoli cittadini, hanno espresso forti critiche su quest'opera e soprattutto su un suo possibile, quanto paventato, completamento, in quanto l'eventuale denaro messo a disposizione dallo Stato potrebbe servire a potenziare e migliorare il trasporto locale già esistente e non certo a realizzare una struttura che, pur avendo un'elevata sostenibilità ambientale, comporterebbe, in fase di realizzazione, un grosso impatto sul territorio perugino non introducendo, come dimostrato dai dati degli ultimi sette anni, adeguati benefìci –:
se il Ministro sia effettivamente intenzionato al rifinanziamento della legge sulla mobilità alternativa;
se, sulla base di quanto accaduto con la vicenda del Minimetrò della città di Perugia, non intenda assumere iniziative per introdurre requisiti più stringenti per l'accesso al finanziamento pubblico per la realizzazione di progetti di mobilità alternativa, quali, ad esempio, un adeguato studio di efficienza, efficacia ed economicità dell'infrastruttura da realizzare;
se, per quanto nelle sue competenze, non intenda avviare uno studio complessivo dei benefici apportati in termini di mobilità pubblica, dalle opere finanziate dallo Stato attraverso la legge n. 211 del 1992. (4-03499)

martedì 4 febbraio 2014

RISOLVERANNO D'AVVERO I PROBLEMI DI BILANCIO ?

NONOSTANTE L'EUFORIA ESPRESSA NEL' ARTICOLO QUI SOTTO PUBBLICATO PURTROPPO SI DEVE REGISTRARE CHE ANCORA UNA VOLTA LA VERITA' E' LONTANA A VENIRE L'UNICA SPERANZA E' QUELLA CHE LE PROCURE , CORTE DEI CONTI E MAGISTRATURA FACCIA REALMENTE CHIAREZZA SU QUANTO AMMONTANO I REALI DEBITI DI UMBRIA MOBILITA' POICHE' ATTUALMENTE LE CIFRE RIPORTATE FRA I VARI BILANCI , ANCHE DI SINGOLE VOCI , HANNO UNA DISCREPANZA ENORME IN ALCUNI CASI DI 50 MILIONI DI EURO , SCUSATE SE E' POCO . LA CIFRA ESATTA DEI DEBITI ,SERVE ANCHE PER CAPIRE PER QUANTI ANNI E CON QUANTE TASSE I CITTADINI UMBRI DOVRANNO PAGARE PER IL FUTURO .