martedì 26 ottobre 2010

DISCARICHE PROVINCIA DI PERUGIA

Questo allegato è quanto dichiarato dalla GESENU , fonte Camera di Commercio, del bilancio 2009 ed interessa tutti i cittadini interessati dalle discriche per capire quale sarà il loro futuro



lunedì 25 ottobre 2010

RIMBORSI IVA VINTE CAUSE PILOTA

Vinte le prime cause, scattano i rimborsi Iva sulla Tia, le sentenze dei giudici di pace. Campagna dell’Adoc per recuperare le somme
PERUGIA. Le prime cause “pilota” sono state vinte. Dopo mesi di battaglie, smentite e aperture da parte del Fisco,si prospetta un nuovo orizzonte nella vicenda dell’Iva sulla Tia, la tariffa di igiene ambientale.
L’Adoc, in quel di Roma, è infatti riuscita a vincere due cause di fronte al giudice di pace e ora intende replicare l’azione legale nelle altre regioni italiane. Umbria inclusa. Gli sportelli regionali dell’associazione dei consumatori sono pronti con i moduli e con le richieste di consulenza r tutte quelle utenze, in Umbria sono migliaia,che vogliono recuperare quanto pagato illegittimamente dal 2006 in poi. La Tia, infatti, è stata introdotta in Umbria in quell’anno, al posto della vecchia Tarsu. Questo è quanto accaduto a Perugia, Terni, Foligno e Narni, mentre a Montefalco, Passignano e Cannara la stessa tariffa per la raccolta dei rifiuti è
stata introdotta solo in seguito. Tutto questo fino ad una sentenza della Corte costituzionale in base alla quale il pagamento dell’Iva calcolato sulla Tia è stato dichiarato illegittimo e per questo alle utenze spetta il diritto a richiedere il rimborso di quanto versato.

venerdì 22 ottobre 2010

NOTIZIE AIUTO DISABILI

Il Tg5 si rifà il look. Nel restyling in corso all'interno della testata giornalistica di Canale 5 c'è una nuova rubrica a cura del vicedirettore Andrea Pamparana. Da Lunedì 5 Novembre, infatti, all’interno dell’edizione delle 13 partirà Indignato speciale: "racconteremo i disagi della gente".
Tgcom lo ha intervistato.
Quali saranno gli argomenti che verranno analizzati all’interno del Tg5?
“La rubrica che andrà in onda all’interno dell’edizione delle 13 del giornale di Canale 5 affronterà soprattutto temi sociali. Saranno delle vere e proprie storie di vita vissuta. Infatti ci sarà un filo diretto con i telespettatori che potranno raccontarci i loro disagi e le loro disavventure quotidiane, scrivendo all’indirizzo di posta elettronica indignatospeciale@mediaset.it”.
Questo comitato ha mandato una email per chiedere l'intervento in merito alla richiesta di aiuto pervenutaci da Castel Ritaldi, del signore con due persone disabili da accudire, vi faremo sapere le novità appena ci saranno sperando che il tutto vada a buon fine

lunedì 18 ottobre 2010

FERMATA MINIMETRO' IMPREVISTA ?

Lettera pervenutaci da un iscritto al Comitato

Non ci crederete ma oggi (ieri n.d.r.) è iniziata la manifestazione di Eurochocolate. Ogni anno migliaia di turisti assaltano Perugia per gustarsi tavolette di cioccolata che, ormai lo sanno anche loro, in questa occasione costano il doppio.
Quello di cui volevo parlare però è che quest'anno l'amministrazione comunale rinuncia al capillare servizio di autobus per incentivare l'uso del famoso minimetrò. Tutti a Pian di Massiano quindi, per parcheggiare (autobus turistici compresi) e poi salire tutti insieme felici e contenti sulle colorate rotaie che con una corda di ferro (cambiata qualche mese fa per una spesa non irrisoria di decine di migliaia di euro) trasportano le grigie navette. Oggi però, primo giorno della manifestazione, nè la corda nè le navette ce l'hanno fatta. Si sono dovute fermare. Non ce la facevano più. E' chiaro che chi non lavora mai non può essere messo sotto sforzo, non ce la farà. Mai. E la corda non ce la faceva più, si doveva riposare. Sarebbe stato un piccolo inconveniente se dentro alle carrozze non fossero stipate centinaia di persone affamate di cioccolata (una stima di 1.500 non è esagerata). Ed allora come se si fosse fermata un ascensore di quattro chilometri, si sono attivate le procedure di emergenza. Si dovevano evacuare centinaia di persone per non farle restare sole, all'interno di una grigia cabina, poco areata, e sospesa su di un rosso binario sopra la frenetica città in un giorno di festa. Niente di più difficile per gli addetti (che hanno i loro limiti credetemi), ma chi se lo aspettava... Il minimetrò che avrebbe risolto il problema del traffico di Perugia non serviva esattamente a questo? Beh, Perugia non era pronta. Il minimetrò nemmeno, e figuratevi gli addetti...!
Ginko

domenica 17 ottobre 2010

14-10-2010 IL SINDACO ED IL TORNELLO DISPETTOSO

Intanto il nostro sindaco Wladimiro  Boccali e l'assessore Ciccone, si preparavano a varare i tornelli antiportoghesi sugli autobus, da lunedi la linea S che passa per la facoltà di ingegneria (forse per far esprimere pareri a chi studia la materia, anche se quel meccanismo sembra più da elementari) sarà dotata del suddetto tornello. Non sapete cosa sia? Non importa, il video in cui il sindaco lo prova sarà eloquente.
Mi raccomando se vi doveste imbattere nel nuovo tornello che evidententemente funziona malissimo, non ve la prendete con l'autista, con tutte le probabilità è una sorpresa anche per lui.


mercoledì 13 ottobre 2010

LETTERA PERVENUTA DA UN SIGNORE CHE HA ADERITO AL COMITATO

Spett.le APM
Strada S. Lucia n.4
06125 Perugia (PG)

Comune di Perugia
Assessorato Mobilità, Vigilanza, Personale
Palazzo Grossi
Piazza Morlacchi, 23
06121 Perugia (PG)

Oggetto: aumento costo biglietto.
L’aumento del 50% del costo del biglietto unico è incredibilmente vergognoso.
Non so se avete mai avuto l’occasione di salire la mattina sui vostri autobus e osservare chi sono i vostri quotidiani clienti. Siamo pensionati, studenti, domestiche, operai, qualche impiegato, persone che non si possono concedere il lusso della prima o seconda automobile in famiglia. A chi si sta chiedendo un esborso del 50% in più? A gente modesta, che con quello che guadagna non può permettersi certamente particolari stravaganze e lussi. Con un aumento del 50% anche prendere l'autobus diventa un lusso. Avete pensato alle famiglie che hanno figli in età scolastica per i quali devono già risparmiare faticosamente per comprare loro i testi scolastici? Avete idea di cosa significhi un aumento del 30% sul costo dell'abbonamento per ciascun figlio? L’aspetto più desolante, se non disperato, è la realizzazione che noi passeggeri non siamo stati minimamente considerati e che non ci resta altro che accettare questo nuovo, pesante e ingiusto aumento senza diritto di obiezione.  Da oggi sarò costretto a rivedere i miei principi di rispetto, correttezza e senso  civico. Come mi è stato arbitrariamente imposto un aumento così drastico, altrettanto arbitrariamente deciderò di pagare due corse ogni tre in modo da continuare a usufruire del servizio allo stesso costo antecedente il 1 ottobre, incurante dei controlli e delle sanzioni.

Saluti,

Lettera Firmata

venerdì 8 ottobre 2010

LETTERA PERVENUTA AL COMITATO

Mi permetto di sollecitare la suo interesse in relazione a ciò che sta accadendo in Umbria in tema di non autosufficienza.

Figlio di una madre oramai ridotta ad un vegetale e con un fratello altrettanto grave ,non chiedo necessariamente di porre in evidenza il mio caso ,ma bensì denunciare l'inqualificabile comportamento di una classe dirigente regionale totalmente avulsa ed indifferente ai problemi reali dei disabili e delle loro famiglie.
Nelle scorse settimane ho letto le dichiarazioni altresì avulse dalla realtà del sindacalista della cisl Sbarra,non posso non evidenziare che le posizioni all'interno della cisl sull'opportunità di strumenti di supporto alla disabilità come l'assegno di cura, appaiono a dir poco schizofreniche .
Non più tardi del dicembre scorso il Segretario Generale Territoriale della Fnp Cisl di Perugia Giorgio Menghini inveiva contro la Regione per i colpevoli ritardi del varo del fondo per la non autosufficienza ma anche per il mancato ripristino degli assegni di cura.
"Non è più tollerabile che,-Affermava Menghini- non si riesca ad aiutare in modo appropriato i non autosufficienti, essendo le risorse assegnate non spendibili per supportare queste persone e i loro familiari”.
Qualche mese fa Ulderico Sbarra (Segretario Regionale Cisl Umbria) sosteneva l'inappropriatezza e l'inutilità degli "aiuti economici diretti alle famiglie che hanno in cura persone non autosufficienti"
Qualche settimana fa il nuovo assessore alle politiche sociali Carla Casciari decantava la necessità e l'appropriatezza di dotare l'Umbria di ulteriori strutture residenziali per disabili ed anziani non autosufficienti .
Mi chiamo …. vivo in Umbria a Castel Ritaldi provincia di Perugia con mia madre e mio fratello entrambe gravemente invalidi.
Da alcuni anni oramai mi sono licenziato dal lavoro per potermi occupare di loro ,l'idea di doverli abbandonare in qualche struttura residenziale mi ha sempre ripugnato .
L'impegno che mi sono preso cerco di assolverlo con amore e dedizione .
Come lei saprà, le esigue pensioni ed indennità che gli invalidi anche gravi percepiscono in Italia non consentono ,se non con grosse difficoltà ,di remunerare adeguatamente una badante, specie se in regola.
Mio fratello e mia madre sono insulino-dipendenti , cardiopatici ed entrambi amputati di un arto, per questo necessitano di assistenza continua, il mio apporto e'indispensabile e difficilmente delegabile.
La gran parte delle regioni italiane ad es. Lombardia,Veneto,Emilia Romagna , Sardegna ma l'elenco potrebbe continuare, prevedono un serie di strumenti , atti a supportare le famiglie che ospitano congiunti non autosufficienti , ciò al fine di svolgere al meglio ,ed in famiglia, l'attività di cura ed assistenza.
L'assegno di cura(previsto dalla legge nazionale 328 del 2000) è uno di questi ausili ,erogato mensilmente e ampiamente in uso in tutta Italia( tranne che in Umbria ,Toscana,Campania e Calabria), le cui cifre variano dai 600 euro della Lombardia, ai 520 dell'Emilia Romagna fino ai 1800 euro al mese della provincia di Bolzano.
Mi preme sottolineare che queste cifre in realtà consentono notevoli risparmi allo Stato e alle Regioni ,poichè le persone disabili e gli anziani non autosufficienti ospitati in strutture portano ad esborsi ben maggiori ,in alcuni casi, ben oltre i 300 euro al giorno.
L'assegno di cura e' all'unanimità considerato uno strumento che migliora la qualità di vita del disabile sia giovane che anziano, conseguendo il vantaggio del contenimento della spesa socio-sanitaria.
Tutto ciò che ci riconosce attualmente la regione Umbria e' l'apporto di un operatore per l'igene della persona: un'ora a settimana per entrambe i miei congiunti.
Ben presto ,visto "l'esorbitante" ISEE di mia madre " 6000 euro"!,dovrò anche pagare gli esigui servizi offerti dall' operatore medesimo, verrà inserita una soglia di 5000 euro oltre la quale si deve un corrispettivo.
Sembra addirittura che nel computo del limite di reddito la Regione voglia ricomprendere la stessa indennità d'accompagnamento.
Premetto che le altre regione indicano mediamente soglie di partecipazione alla spesa ben oltre i 15000 -20000 euro di ISEE.
Mia madre ,(costretta a letto )e da più di un anno nutrita artificialmente con sondino naso-gastrico, era in graduatoria per ottenete l'assegno di cura dalla regione Umbria ,ma la legge n.24 del 22 novembre 2004 che prevedeva questo strumento e' stata abrogata , così sia lei che migliaia di famiglie si sono viste negata la possibilità di accedere a questo contributo economico, inizialmente previsto in 418 euro mensili (cifra erogata con l'obbiettivo di mantenere in famiglia le persone non autosufficienti).
Quando ho cercato di contattare gli amministratori della mia Regione,per ottenere spiegazioni, ho ricevuto solo risposte becere e stucchevoli.
L'Umbria riceve dal Governo centrale un miliardo e settecento milioni di euro, comprensivi dei contributi per l'edilizia ospedaliera e la non autosufficienza.
A noi dicono che non ci sono i soldi , negli ultimi mesi ,con la pubblicazione degli stipendi dei dirigenti (una pletora interminabile)ci siamo resi conto dove vadano gran parte dei finanziamenti regionali per la sanità!
L'intento non troppo velato dei nostri cari amministratori e' costringerci a rinchiudere i nostri anziani e disabili gravi nelle varie forme di residenzialità gestite prevalentemente dalle solite cooperative.
In Toscana addirittura viene annunciato con enfasi dall' Assessore alla sanità Rossi la creazione di una rete di 300 sportelli per ricevere ed evadere le domanda per l'inserimento nelle rsa(residenza sanitaria assistita),la rapidità e l'efficienza della macchina organizzativa ha un che di grottesco, ricorda le deportazioni di massa,di tragica memoria,anche se qui dovremmo parlare di segregazioni di massa.
Quotidianamente la cronaca locale segnala storie di inidoneità delle strutture e di maltrattamenti dei poveri anziani e disabili.
La faccenda e' ancora più intollerabile ,nella misura in cui quotidianamente, i nostri amministratori non fanno che ricordare quanto si impegnano per chi e' in condizione di sofferenza e disagio , ma le posso assicurare con certezza che ciò non corrisponde al vero.
Chiedo il suo aiuto per portare ad evidenza queste ingiustizie, le famiglie umbre come la mia oramai hanno perso ogni fiducia .
La mia flebile speranza e' quella di ottenere l'attenzione necessaria a rianimare l' interesse verso il reale potenziamento dell' assistenza domiciliare, di cui l'assegno di cura rappresenta il fulcro.
Gentile Signor Eros in soldoni ,per assistere 1000 anziani non autosufficienti in un ospizio la Regione , escluse pensioni ed accompagnamento,ci mette 20 milioni di euro l'anno,con la stessa cifra destinata all' assegno di cura se ne possono supportare 4000 di anziani e disabili in condizione di grave handicap ,se non e' sperpero questo.
A chi adduca ,qualora si facesse un massiccio ricorso agli assegni di cura ,vi sarebbero ripercussioni sui livelli occupazionali delle rsa ,risponderei che in realtà è esattamente l'opposto ,molti di noi ricorrerebbero all'apporto di un'assistente familiare .
Nelle rsa il rapporto tra anziani ed operatori solitamente è di 10-15 ad 1, pare evidente che addirittura si potrebbe favorire la nascita di nuove e concrete possibilità occupazionali.
Tornando alla questione dell'idoneità dei sostegni economici alle famiglie con disabili gravi
l'esperienza della Regione Veneto può essere esemplificativa , parlando con un dirigente dell'Assessorato alla Sanità emergeva con chiarezza ,come la qualità di vita delle persone non autonome traesse considerevole vantaggio dalla permanenza nel proprio abituale contesto di vita.
Per l'anziano non autosufficiente anche l'aspettativa di vita migliora in modo sensibile, tutto ciò conseguendo un risparmio notevole per le casse regionali e statali.
Per quanto a me risulta anche i disabili e gli anziani gravemente malati della Toscana non potranno usufruire dell'assegno di cura ,la legge istitutiva del fondo per la non autosufficienza non ne fa alcuna menzione.
In attesa di un cortese riscontro le porgo i mie saluti.
NATURALMENTE OGNUNO DI VOI CHE SI RENDERA' DISPONIBILE CON IDEE E FATTI AD AIUTARE TUTTE QUESTE PERSONE E' BEN ACCETTO SI RINGRAZIA ANTICIPATAMENTE TUTTI COLORO CHE SE NE VORRANNO FAR CARICO

MOTIVAZIONI AUMENTO BIGLIETTO APM MINIMETRO'

Qui sotto vi spiego il motivo per cui il Comune ha approvato la delibera dove il prezzo del biglietto è passato da € 1 ad €1,50 .
DOVETE SAPERE CHE NEL 2009 LA APM A BILANCIO HA DICHIARATO QUANTO SEGUE :
IN CONSEGUENZA DEL RISULTATO DI ESERCIZIOE DELLA ATTRIBUZIONE AI SOCI COMUNE DI PERUGIA E PROVINCIA DI PERUGIA DI RISERVE PER EURO 2.000.000 . DOVE E' IL RPOBLEMA DEI TAGLI E DELL'AUMENTO DEL BIGLIETTO SE SI DIVIDONO DUE MILIONI DI EURO ?


PRIMA DELL'AUMENTO ANNO 2009

Costi mantenimento Minimetrò da parte del Comune compresa iva 10%  contratto di servizio       € 10.010.000 interessi passivi oneri  ratei mutui swap € 2.107.136 per un totale di € 12.117.136

Sovvenzioni Regione Umbria

€ 5.000.000 fondo perduto
€ 905.525 compensanzione biglietto unico
PER UN TOTALE DI € 5.905.525
QUINDI IL TOTALE ANNUO CHE VIENE DATO ALLA MINIMETRO' E' DI € 18.022.661
               IN TOTALE AL MESE VENGONO DATI                          € 1.500.000,MENTRE IL MINIMETRO' NE INCASSA AL MESE € 113.273 E' UN AFFARE

  

venerdì 1 ottobre 2010

SVEGLIATEVI CITTADINI

L'aumento del biglietto ad € 1,50 è la conseguenza dei futuri tagli del Governo e del fatto che comunque bisogna trovare risorse aggiuntive per mantenere il Minimetrò poichè questo ogno mese costa al Comune di Perugia un MILIONE DI EURO, questa cifra è suddivisa dal contratto di servizio che il Comune paga annualmente per una cifra di € 10.000.000 compresa iva,  e le rate dei mutui che superano i due milioni di euro, se dividete 12 milioni per 12 vedrete che la cifra è di un milione al mese. Dal prossimo anno il Comune non potrà più pagare 10 milioni e la Regione non potrà pagare i 5 milioni pagagti ogni anno fino ad oggi, ed addirittura non darà più i finanziamenti per il biglietto unico che questo anno sono stati di € 960.000. Capirete bene che tutti i cittaidini volento o nolenti saranno costretti a pagare più tasse ( vedi 2 TOSAP della Regione ) aumento del biglietto ad € 1,50 , taglio delle lineee per circa 1,5 milioni di chilometri . Spero che all'ultimo voi cittadini vi svegliate e invece di lamentarvi e basta cercherete di risolvere i problemi unendovi poichè l'unione fa la forza. Se ci volete provare il Comitato vi aspetta l'importante è lasciare la politica fuori e lottare tutti insieme per ideali raggiungibili senza farci prendere in giro e con documenti che dimostrano gli sprechi della politica che sono enormi .
PER COLORO CHE VOGLIONO ISCRIVERSI AL COMITATO BASTA MANDARE I DATI ALLA EMAIL  DEL COMITATO CHE E' caddc.perugia@gmail.com OPPURE FAX N° 075.5005827     -- TELEFONO N° 075.6974069
Sabato sera alle 20,00 andrà in onda la replica di DON CHISCIOTTE a RETE SOLE