venerdì 8 ottobre 2010

LETTERA PERVENUTA AL COMITATO

Mi permetto di sollecitare la suo interesse in relazione a ciò che sta accadendo in Umbria in tema di non autosufficienza.

Figlio di una madre oramai ridotta ad un vegetale e con un fratello altrettanto grave ,non chiedo necessariamente di porre in evidenza il mio caso ,ma bensì denunciare l'inqualificabile comportamento di una classe dirigente regionale totalmente avulsa ed indifferente ai problemi reali dei disabili e delle loro famiglie.
Nelle scorse settimane ho letto le dichiarazioni altresì avulse dalla realtà del sindacalista della cisl Sbarra,non posso non evidenziare che le posizioni all'interno della cisl sull'opportunità di strumenti di supporto alla disabilità come l'assegno di cura, appaiono a dir poco schizofreniche .
Non più tardi del dicembre scorso il Segretario Generale Territoriale della Fnp Cisl di Perugia Giorgio Menghini inveiva contro la Regione per i colpevoli ritardi del varo del fondo per la non autosufficienza ma anche per il mancato ripristino degli assegni di cura.
"Non è più tollerabile che,-Affermava Menghini- non si riesca ad aiutare in modo appropriato i non autosufficienti, essendo le risorse assegnate non spendibili per supportare queste persone e i loro familiari”.
Qualche mese fa Ulderico Sbarra (Segretario Regionale Cisl Umbria) sosteneva l'inappropriatezza e l'inutilità degli "aiuti economici diretti alle famiglie che hanno in cura persone non autosufficienti"
Qualche settimana fa il nuovo assessore alle politiche sociali Carla Casciari decantava la necessità e l'appropriatezza di dotare l'Umbria di ulteriori strutture residenziali per disabili ed anziani non autosufficienti .
Mi chiamo …. vivo in Umbria a Castel Ritaldi provincia di Perugia con mia madre e mio fratello entrambe gravemente invalidi.
Da alcuni anni oramai mi sono licenziato dal lavoro per potermi occupare di loro ,l'idea di doverli abbandonare in qualche struttura residenziale mi ha sempre ripugnato .
L'impegno che mi sono preso cerco di assolverlo con amore e dedizione .
Come lei saprà, le esigue pensioni ed indennità che gli invalidi anche gravi percepiscono in Italia non consentono ,se non con grosse difficoltà ,di remunerare adeguatamente una badante, specie se in regola.
Mio fratello e mia madre sono insulino-dipendenti , cardiopatici ed entrambi amputati di un arto, per questo necessitano di assistenza continua, il mio apporto e'indispensabile e difficilmente delegabile.
La gran parte delle regioni italiane ad es. Lombardia,Veneto,Emilia Romagna , Sardegna ma l'elenco potrebbe continuare, prevedono un serie di strumenti , atti a supportare le famiglie che ospitano congiunti non autosufficienti , ciò al fine di svolgere al meglio ,ed in famiglia, l'attività di cura ed assistenza.
L'assegno di cura(previsto dalla legge nazionale 328 del 2000) è uno di questi ausili ,erogato mensilmente e ampiamente in uso in tutta Italia( tranne che in Umbria ,Toscana,Campania e Calabria), le cui cifre variano dai 600 euro della Lombardia, ai 520 dell'Emilia Romagna fino ai 1800 euro al mese della provincia di Bolzano.
Mi preme sottolineare che queste cifre in realtà consentono notevoli risparmi allo Stato e alle Regioni ,poichè le persone disabili e gli anziani non autosufficienti ospitati in strutture portano ad esborsi ben maggiori ,in alcuni casi, ben oltre i 300 euro al giorno.
L'assegno di cura e' all'unanimità considerato uno strumento che migliora la qualità di vita del disabile sia giovane che anziano, conseguendo il vantaggio del contenimento della spesa socio-sanitaria.
Tutto ciò che ci riconosce attualmente la regione Umbria e' l'apporto di un operatore per l'igene della persona: un'ora a settimana per entrambe i miei congiunti.
Ben presto ,visto "l'esorbitante" ISEE di mia madre " 6000 euro"!,dovrò anche pagare gli esigui servizi offerti dall' operatore medesimo, verrà inserita una soglia di 5000 euro oltre la quale si deve un corrispettivo.
Sembra addirittura che nel computo del limite di reddito la Regione voglia ricomprendere la stessa indennità d'accompagnamento.
Premetto che le altre regione indicano mediamente soglie di partecipazione alla spesa ben oltre i 15000 -20000 euro di ISEE.
Mia madre ,(costretta a letto )e da più di un anno nutrita artificialmente con sondino naso-gastrico, era in graduatoria per ottenete l'assegno di cura dalla regione Umbria ,ma la legge n.24 del 22 novembre 2004 che prevedeva questo strumento e' stata abrogata , così sia lei che migliaia di famiglie si sono viste negata la possibilità di accedere a questo contributo economico, inizialmente previsto in 418 euro mensili (cifra erogata con l'obbiettivo di mantenere in famiglia le persone non autosufficienti).
Quando ho cercato di contattare gli amministratori della mia Regione,per ottenere spiegazioni, ho ricevuto solo risposte becere e stucchevoli.
L'Umbria riceve dal Governo centrale un miliardo e settecento milioni di euro, comprensivi dei contributi per l'edilizia ospedaliera e la non autosufficienza.
A noi dicono che non ci sono i soldi , negli ultimi mesi ,con la pubblicazione degli stipendi dei dirigenti (una pletora interminabile)ci siamo resi conto dove vadano gran parte dei finanziamenti regionali per la sanità!
L'intento non troppo velato dei nostri cari amministratori e' costringerci a rinchiudere i nostri anziani e disabili gravi nelle varie forme di residenzialità gestite prevalentemente dalle solite cooperative.
In Toscana addirittura viene annunciato con enfasi dall' Assessore alla sanità Rossi la creazione di una rete di 300 sportelli per ricevere ed evadere le domanda per l'inserimento nelle rsa(residenza sanitaria assistita),la rapidità e l'efficienza della macchina organizzativa ha un che di grottesco, ricorda le deportazioni di massa,di tragica memoria,anche se qui dovremmo parlare di segregazioni di massa.
Quotidianamente la cronaca locale segnala storie di inidoneità delle strutture e di maltrattamenti dei poveri anziani e disabili.
La faccenda e' ancora più intollerabile ,nella misura in cui quotidianamente, i nostri amministratori non fanno che ricordare quanto si impegnano per chi e' in condizione di sofferenza e disagio , ma le posso assicurare con certezza che ciò non corrisponde al vero.
Chiedo il suo aiuto per portare ad evidenza queste ingiustizie, le famiglie umbre come la mia oramai hanno perso ogni fiducia .
La mia flebile speranza e' quella di ottenere l'attenzione necessaria a rianimare l' interesse verso il reale potenziamento dell' assistenza domiciliare, di cui l'assegno di cura rappresenta il fulcro.
Gentile Signor Eros in soldoni ,per assistere 1000 anziani non autosufficienti in un ospizio la Regione , escluse pensioni ed accompagnamento,ci mette 20 milioni di euro l'anno,con la stessa cifra destinata all' assegno di cura se ne possono supportare 4000 di anziani e disabili in condizione di grave handicap ,se non e' sperpero questo.
A chi adduca ,qualora si facesse un massiccio ricorso agli assegni di cura ,vi sarebbero ripercussioni sui livelli occupazionali delle rsa ,risponderei che in realtà è esattamente l'opposto ,molti di noi ricorrerebbero all'apporto di un'assistente familiare .
Nelle rsa il rapporto tra anziani ed operatori solitamente è di 10-15 ad 1, pare evidente che addirittura si potrebbe favorire la nascita di nuove e concrete possibilità occupazionali.
Tornando alla questione dell'idoneità dei sostegni economici alle famiglie con disabili gravi
l'esperienza della Regione Veneto può essere esemplificativa , parlando con un dirigente dell'Assessorato alla Sanità emergeva con chiarezza ,come la qualità di vita delle persone non autonome traesse considerevole vantaggio dalla permanenza nel proprio abituale contesto di vita.
Per l'anziano non autosufficiente anche l'aspettativa di vita migliora in modo sensibile, tutto ciò conseguendo un risparmio notevole per le casse regionali e statali.
Per quanto a me risulta anche i disabili e gli anziani gravemente malati della Toscana non potranno usufruire dell'assegno di cura ,la legge istitutiva del fondo per la non autosufficienza non ne fa alcuna menzione.
In attesa di un cortese riscontro le porgo i mie saluti.
NATURALMENTE OGNUNO DI VOI CHE SI RENDERA' DISPONIBILE CON IDEE E FATTI AD AIUTARE TUTTE QUESTE PERSONE E' BEN ACCETTO SI RINGRAZIA ANTICIPATAMENTE TUTTI COLORO CHE SE NE VORRANNO FAR CARICO

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