lunedì 27 febbraio 2012

STIPENDI ITALIANI I PIU' BASSI D' EUROPA


Roma, 27 feb. (TMNews) - Le retribuzioni lorde dei lavoratori italiani sono tra le più basse dell'eurozona: su livelli inferiori ci sono solo quelle relative a Malta, Portogallo, Slovenia e Slovacchia. E' quanto emerge dall'ultima edizione di "Labour Market Statistics" stilata da Eurostat. Per migliorare la situazione, secondo il ministro Elsa Fornero, occorre "scardinare" questo meccanismo.


"Abbiamo salari bassi e un costo del lavoro troppo alto" dice la Fornero in un colloquio con i giornalisti a New York secondo quanto riferisce il quotidiano La Stampa. "Dalla riforma delle pensioni - afferma la Fornero - abbiamo fatto molta strada ed ora cerchiamo una soluzione condivisa sulla riforma del lavoro". Secondo il ministro, occorre arrivare a una riforma che preveda una "flessibilità positiva" che porti "i salari a salire e non a scendere". Poi, occorre una revisione degli ammortizzatori sociali senza stravolgimenti, da far entrare in vigore tra tre o cinque anni, in un momento in cui non ci sia, come ora, una crisi economica. Importante, secondo il ministro, mettere fine alle cosiddette "dimissioni in bianco", imposte al momento dell'assunzione alle dipendenti donne. E - è la risposta ai dati di Eurostat - occorre "scardinare gli stipendi troppo bassi".


Secondo l'ufficio statistico dell'Unione Europea, nel 2009 -l'anno più recente per un confronto omogeneo - in Italia un dipendente di un'azienda con almeno 10 persone, ha guadagnato in media 23.406 euro lordi, il livello più basso non solo tra i grandi Paesi della moneta unica (la Germania si colloca a 41.100 euro, la Francia a 33.574, la Spagna a 26.316) ma anche rispetto alla maggior parte degli altri Paesi dell'euro. Con la sola eccezione di Malta (16.158), Portogallo (17.129), Slovenia (16.282) e Slovacchia (10.387).



domenica 26 febbraio 2012

MEDICI LA REGIONE FA CASSA

Sale la protesta contro la delibera che impone l'aumento del 29% sulle prestazioni effettuate dai professionisti in regime intramoenia


ARTICOLO
SAB, 25/02/2012 - 00:00
DI LARA PARTENZI

PERUGIA - Si pagava 100 euro? Da lunedì prossimo i pazienti sborseranno 129 euro per la medesima prestazione. E da 250 euro si sale in un sol colpo a 322,5 euro, ma neanche un centesimo della differenza, in soldoni 72,5 euro, andrà ai medici, per finire dritta dritta nelle casse della Regione.

Sconcerto e dissapore? C'è chi non esita a definirlo un vero e proprio "pizzo" e chi, con toni più diplomatici ma marcatamente alimentati dallo stesso sentiment, parla di una «vessazione» che andrà a pesare totalmente sulle tasche dei cittadini e che mette a repentaglio la competitività del sistema sanitario regionale.

I medici, gli ospedalieri così come gli universitari, fanno squadra parlano di una «delibera discriminatoria» e «piovuta dal cielo» con cui la Regione ha «imposto unilateralmente» l'aumento del 29% sul costo di tutte le prestazioni effettuate dai professionisti delle strutture sanitarie pubbliche che operano in regime intramoenia, ovvero visite ed interventi effettuati in regime libero professionale, e dunque fuori dall'orario di lavoro - sia all'interno delle strutture sanitarie stesse sia al di fuori, quando il servizio non può essere garantito internamente - attraverso una convenzione e tariffe rigorosamente concordate.

Aumento che, in Umbria, scatterà a partire da lunedì 27 ma che - ecco il j'accuse non solo al merito ma anche al metodo - è stato comunicato dalla Regione soltanto pochi giorni fa «neppure il tempo di aggiornare i tariffari», puntualizzano i medici.

Si sa, i sostanziosi tagli delle risorse destinate alla sanità richiedono meccanismi di compensazione e dunque, su questo punto, la Regione non è intenzionata a fare il benchè minimo passo in dietro. Dopotutto la misura «era talmente scontata», «invece di farlo tre mesi fa l'abbiamo fatto ora», «siamo l'ultima regione d'Italia che ha attivato questo ticket, frutto di un confronto con il ministero quando abbiamo rinunciato al ticket fisso di 10 euro e dovevamo dare alternative su cui calcolare ipotesi di rientro», spiega l'assessore di competenza, Franco Tomassoni, nell'ammettere, però, che era possibile «una modulazione diversa».

Ad esempio, la Toscana ha aumentato, ma in percentuale minore e solo su una parte della tariffa.

Ma tant'è, il Governo ha imposto di far quadrare i conti «ci sono ipotesi di entrate che devono essere rispettate», e poi, «il servizio intramoenia è una libera scelta del cittadino - precisa l'assessore -, che i medici si arrabbino ci può anche stare visto che devono lavorare, vorrà dire che possono sempre scegliere di applicare uno sconto».

A conti fatti, per i medici significherebbe ridurre ulteriormente la quota attualmente percepita attraverso le prestazioni intramoenia, quota che, come previsto dalla legge, non può superare il 49% del totale pagato dal paziente: «La struttura sanitaria, in caso di prestazione ambulatoriale interna in regime intramoenia, incassa i soldi che vengono pagati dai cittadini attraverso il Cup, trattiene per sè circa il 5%, ci paga le tasse e poi dà la quota netta della prestazione al singolo professionista, che è al di sotto del 50%», afferma il segretario regionale Cisl medici, Pino Giordano. Nel caso in cui, poi, le prestazioni vengano effettuate all'esterno, ad esempio in uno studio privato, perchè la struttura pubblica non può offrire l'assistenza prevista dalla legge - spazi, personale e strumentazione adeguata - i soldi incassati attraverso le prestazioni, sempre a tariffa concordata, vengono girati alla struttura (che trattiene la sua parte e paga le tasse) per il 60%, mentre il restante 40% resta al professionista. E dunque i medici puntualizzano: con il nuovo regime «noi non prendiamo neanche un centesimo in più».

Ma la prestazione intramoenia deve essere garantita in quanto prevista dalla Riforma Bindi, studiata «per mettere in competizione il servizio sanitario nazionale rispetto ai privati», mentre l'incremento delle tariffe deliberato dalla Regione va nella direzione opposta, perchè «si rischia la riduzione delle prestazioni e questo significa che lavoriamo di meno noi, ma anche le strutture», puntualizza ancora Pino Giordano, pronto a dare battaglia contro una decisione «non condivisa nè con gli interessati nè con i sindacati».

Molto malumore anche tra la componente universitaria con il professor Elmo Mannarino che, in veste di presidente, annuncia una riunione del Collegio dei clinici - l'associazione costituitasi nell'ambito della facoltà di medicina dell'Università degli studi di Perugia che raggruppa i medici universitari convenzionati con l'azienda ospedaliera - per invitare la Regione a togliere la «delibera discriminatoria, perchè non riguarda tutte le prestazioni erogate ma solo quelle private».

Per la Regione la misura era «scontata», per i cittadini un po' meno.



venerdì 24 febbraio 2012

REDDITI MANAGER PUBBLICI

I redditi dei manager pubblici: più ricchi di tutti i poliziotti


Online gli stipendi dei dirigenti. Il Capo della Polizia Manganelli primo: 621mila €. Gli ufficiali dominano la classifica
Dopo i ministri i manager pubblici. Nuova tappa dell'operazione trasparenza portata avanti da Mario Monti: ecco online i redditi dei dirigenti. Il ministro della Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi, ha consegnato alle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro della Camera i dati relativi alle retribuzioni superiori ai 294mila euro (lo stipendio del primo presidente della Corte di Cassazione, che sale fino a 304.951,95 euro se si tiene conto dell'indennità del Consiglio superiore della magistratura). Leggendo i dati si evince che, in Italia, fare il poliziotto conviene. Al primo posto della classifica il capo della Polizia, Antonio Manganelli, che ha guadagnato 621.253,75 euro. E a completare il podio il Ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, con 562.331,86 euro e il Capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Franco Ionta con 543.954,42 euro.
Mancano i cumuli - Patrioni Griffi, lasciando l'incontro con i giornalisti che ha seguito la presentazione dei dati, ha spiegato che nell'elenco "non ci sono i nomi di coloro che hanno uno stipendio più basso2 a quello del primo presidente della Corte di Cassazione. Il trattamento, ha aggiunto, "è riferito ad oggi e mancano i cumuli", che si ottengono con eventuali altri incarichi. In ogni caso, ha sottolineato Patroni Griffi, nel dpcm che introduce il tetto agli stipendi dei manager è previsto che questi ultimi informino l'amministrazione di appartenenza dell'esistenza di altri incarichi assunti. Il titolare di palazzo Vidoni ha continuato spiegando di aver voluto iniziare consegnando subito questi primi dati, dopo le richieste giunte dal Parlamento: "Era meglio cominciiare, in tre giorni non avrei potuto avere di più". Le commissioni Affari costituzionali e Lavoro formuleranno il parere sullo schema di decreto del Governo il prossimo 29 febbraio.
La top-ten - Al quarto posto della classifica dei manager pubblici-paperoni ecco il capo di Gabinetto del Ministero dell’Economia, Vincenzo Fortunato, che ha ricevuto 536.906,98 euro. La quinta retribuzione più alta è quella del Capo di Stato maggiore della Difesa, generale Biagio Ambrate Abrate, con 482.019,26 euro, che precede il direttore dei Monopoli di Stato Raffaele Ferrara, con 481.214,86 euro, il Capo di Stato maggiore dell’Esercito, generale Giuseppe Valotto, con 481.021,78 euro, e il Capo di Stato maggiore della Marina, Bruno Branciforte, con 481.006,65 euro. Ex aequo al nono posto Corrado Calabrò, presidente dell’AgCom, e Giovanni Pitruzzella, numero uno dell’Antitrust, con 475.643,38 euro. Chiude la top ten, a pochi centesimi di distanza, il presidente dell’Autorità dell’Energia, Pier Paolo Bortoni, che ha ricevuto 475.643 euro. Nelle prime posizioni molti ufficiali: fare il poliziotto conviene.
Dominano le divise - Undicesimo è il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Leonardo Gallitelli, con 462.642,56 euro. Dodicesimo Giuseppe Bernardis, Capo di Stato maggiore dell’Aeronautica, con 460.052,83 euro e tredicesimo il segretario generale della Difesa, Claudio de Bertolis con 471.072,44 euro. Seguono Giampiero Massolo, Segretario generale del Ministero degli Affari esteri (412.560 euro) e i componenti dell’autorità dell’energia (Valeria Termini, Luigi Carbone, Rocco Colicchio e Alberto Biancardi) con una retribuzione di 396.379 euro. A dieci euro di distanza ci sono i membri dell’Antitrust e dell’AgCom con 396.369,44 euro, e poi il direttore generale della Consob, Antonio Rosati, con 395mila euro ("più la gratifica annuale") e i componenti dell’autorità di vigilanza sulla Borsa con 322 euro.
Protezione Civile - Scorrendo in ordine sparso l’elenco dei manager della pubblica amministrazione più pagati si trova il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, che ha ottenuto una retribuzione di 364.196 euro, la direttrice dell’Agenzia del Territorio, Gabriella Alemanno, con 307.211 euro ("al netto del contributo di solidarietà"), il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, con 304.000 euro, il presidente dell’Istat, Enrico Giovannini, 300mila euro e il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, 216.711,67 euro. Riguardo agli stipendi annui lordi del collegio dell’Antitrust si ricorda che sono stati già adeguati dal 1 gennaio e portati sotto il tetto previsto per i manager pubblici. Il presidente, Giovanni Pitruzzella e gli altri membri del collegio, Piero Barucci, Carla Rabitti Bedogni e Salvatore Rebecchini guadagnano 304.951,95 euro lordi. (AGI) Rm8/Fri 231603 FEB 12





giovedì 23 febbraio 2012

TARIFFE URBANE

QUELLA DI PERUGIA IN ASSOLUTO E' LA TARIFFA PIU' ALTA FRA I COPOLUOGHI DI PROVINCIA

martedì 21 febbraio 2012

I REDDITI DEI MINISTRI

Beni, compensi e azioni. Online i redditi dei ministri


Martedì, 21 febbraio 2012 - 08:33:00
Il ministro della della Difesa, Giampaolo di Paola, dichiara un reddito di 199.778,25 euro. La sua abitazione principale è una casa a Livorno di 130mq. Ha due autovetture: una Mercedes Classe B del 2009, e una Volkswagen Polo. Da oggi sono disponibili online i 730 di tutti i ministri del governo Monti e parte la caccia al più ricco tra i Professori. Francesco Profumo (Istruzione) ha dichiarato 199 mila euro e possiede alcuni immobili in Piemonte e Liguria oltre ad una Lancia Lybra di qualche anno fa. Filippo Patroni Griffi (Funzione Pubblica) ha dichiarato 205 mila euro come ministro più circa 8.000 euro in qualità di curatore di una società in amministrazione controllata...
DI PAOLA - Il ministro della della Difesa Giampaolo di Paola dichiara un reddito di 199.778,25 euro, a decorrere dal 16.11.2011. Per il 2011 ha percepito 25.179,17 lordi. Non ha altri incarichi o rapporti di lavoro dipendente con pubbliche amministrazioni. Non sono in essere rapporti di lavoro dipendente, percepisce una pensione. Nell’anno 2011 ha percepito i seguenti emolumenti lordi: 314.522,64 euro di pensione provvisoria; 29.441,44 euro per servizio all’estero. Per quanto riguarda i beni immobili, l'abitazione principale è una casa di proprietà a Livorno di 130mq, con quota di titolarità del 50%. Ha due autovetture, una Mercedes Classe B 180 CDI del 2009, e una Volkswagen Polo CV.
PASSERA - Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, nel 2011 ha avuto un reddito complessivo di circa 3,5 milioni di euro, su cui ha pagato 1,4 milioni di tasse. Da ministro, il compenso scendera' a 220mila euro circa. Nel patrimonio figurano, tra l'altro, depositi per 8,8 milioni sostanzialmente derivanti dalla vendita delle azioni Intesa, azioni, obbligazioni, una casa a Parigi e una Mercedes.
PROFUMO - Francesco Profumo, ministro dell'Istruzione, ha dichiarato i redditi previsti per il 2012 (199 mila curo come ministro) e il possesso di alcuni immobili in Piemonte e Liguria oltre ad una Lancia Lybra di qualche anno fa.
PATRONI GRIFFI - Filippo Patroni Griffi, titolare del dicastero della Funzione Pubblica ha dichiarato che guadagnerà 205 mila curo lordi come ministro più circa 8.000 euro netti in qualità di curatore di una società in amministrazione controllata. Patroni Griffi, oltre alla casa di Roma resa famosa dalle polemiche sull'acquisto con sconto dall'Inps dopo una causa, possiede anche tre automobili, una moto e un portafoglio di azioni e quote di fondi di investimento valutato in poco più di 300 mila curo.
 BARCA - Anche Fabrizio Barca, ministro per la Coesione, ha dichiarato il reddito previsto per quest'anno pari a 199 mila euro. Per ora nient'altro.



domenica 19 febbraio 2012

Acqua: rimborso pronto per 34mila Come averlo





Solo mille aventi diritto hannorichiesto l'indennizzo per la tassa depurazione pagata ingiustamente. A chi spetta

PERUGIA - Il rimborso in bolletta è servito, ma solo un utente su 35 l'ha ordinato. Mille su 35mila aventi diritto, per la precisione, hanno inoltrato a Umbra acque la richiesta di accredito della tassa delle depurazione pagata fino a quando la Corte costituzionale ha decretato che non sono tenuti a pagarla coloro le cui acque reflue non vengono depurate. Nei giorni scorsi gli Ambiti territoriali integrati (Ati) 1 e 2 hanno deliberato la restituzione del canone a chi prima di ottobre 2008 ha pagato la tassa pur non usufruendo della depurazione, nei 38 comuni serviti da Umbra acque: da Perugia a Città di Castello, da Gubbio a Gualdo Tadino, da Assisi a tutto il comprensorio del Trasimeno. Per facilitare le operazioni, Umbra acque ha pubblicato sul proprio sito l'elenco delle utenze che hanno diritto al rimborso. Ecco chi sono i 34mila, come fare domanda e l'entità dell'accredito.
CHI HA DIRITTO
Per verificare se si ha diritto al rimborso, che verrà accordato come accredito in bolletta, è possibile controllare sul sito Internet www.umbraacque.it e poi accedere alla voce "Elenchi Dm 30/09/2009" (il "decreto Prestigiacomo" che ha indicato le modalità di restituzione della tassa) nel menu "Informazioni" (a metà della pagina principale, sulla sinistra). In tale pagina sono riportati i codici utenti (presenti anche sulle bollette) di chi potrà chiedere il rimborso.
Da tenere d'occhio sono gli elenchi "B", "C" e "D", che contengono i numeri identificativi di chi può fare domanda. Si tratta degli utenti non serviti da impianti di depurazione attivi per i quali sia in corso attività di progettazione, realizzazione, completamento o attivazione (B); utenti non serviti perché gli impianti di depurazione risultano temporaneamente inattivi o sono stati temporaneamente inattivi (C); utenti non serviti da impianti di depurazione attivi per i quali non è in corso nessuna attività di progettazione, realizzazione, completamento o attivazione (D).
Come fare domanda
Sul sito Internet di Umbra acque, alla pagina citata, è possibile anche scaricare il modulo per effettuare richiesta di indennizzo. Compilato, firmato e con allegato un documento d'identità (o copia in caso di spedizione) il modulo può essere consegnato agli sportelli territoriali di Umbra acque; per posta (a Umbra acque spa via G. Benucci 162, 06135 Ponte San Giovanni-Perugia); per fax allo 075/5014333 o per e-mail all'indirizzo altuoservizio@umbraacque.com.
Quanto è il rimborso
I rimborsi saranno su misura, utente per utente in base a quanto si è pagato la tassa pur non scaricando le acque reflue in una fognatura servita da un impianto di depurazione. Facendo una stima, per un'utenza media si può parlare di 200 euro di rimborso, ma le variabili sono tante. Per fare domanda c'è tempo fino a ottobre 2014.

venerdì 17 febbraio 2012

IL TESORO DELLE MULTE








L’emergenza neve è finita da 5 giorni ma non si cammina!
Da sabato 11, non nevica più a Perugia eppure dopo ben 5 giorni non si può ancora camminare con serenità!
Molti marciapiedi e bordi stradali a ridosso delle strisce pedonali (dove sono presenti), sono ancora sommersi da neve.
Zone vicino a scuole, distretti sanitari, uffici ed abitazioni. I cittadini sono sempre meno motivati a camminare e a lasciare la macchina a casa pure in queste occasioni dove i spostamenti in macchina risultano pericolosi , pure camminare è difficoltoso.
In effetti come si può vedere dal sito dell’Arpa, la qualità dell’aria del Comune di Perugia  continua a superare il limite di PM10 senza che nessuno prenda decisioni in merito!
 (Foto: Marciapiede in Viale Roma vicino alle scuole medie Bernardino di Betto e San Paolo – 16/02/2012 ore 7.30)

MoVimento 5 Stelle Perugia


giovedì 2 febbraio 2012

lunedì 30 gennaio 2012


Il paese delle opere incompiute: miliardi di euro sprecati!

Ecco come vengono sprecati i nostri soldi! Di seguito l’elenco delle 320 opere pubbliche rimaste incompiute … miliardi di euro sprecati a spese dei cittadini (naturalmente):

Invaso incompleto – Cammarata (AG)

Variante di Porto Empedocle – Sicilia – Porto Empedocle

Viadotto Burgio – Sicilia – Burgio

Trenino Cogne-Pila – Valle D’Aosta – Cogne

Ospedale Sant’Isodoro – L’Aquila

Stadio “Tommaso Fattori” – L’Aquila

Palazzo dello sport – L’Aquila – Paganica

Centro Polifunzionale – L’Aquila

Metropolitana – L’Aquila

Bretella tra Brignano e Torrione – L’Aquila

Depuratore – Chieti – Francavilla al Mare

Porto di Francavilla al mare – Chieti

Ponte – Chieti

Campus universitario di Madonna delle Piane – Chieti

Ospedale – Chieti – Ripa Teatina

Ospedale Clinicizzato “Santissima Annunziata” di Colle dell’Ara – Chieti

Villaggio del Fanciullo – Teramo – Silvi

Complesso Ospedaliero di Casalena – Teramo

Ospedale “Sant’Egidio alla Vibrata” – Teramo

Ponte ciclo pedonale – Teramo – Silvi

Autoporto di Castellalto – Teramo

Autoporto di Roseto – Teramo – Roseto degli Abruzzi

Carcere Mandamentale – Matera – Irsina

Aeroporto di Pisticci – Matera

Ferrovia Matera-Ferrandina – Matera

Cinema Ariston – Potenza

Ex caserma dei Vigili del Fuoco – Potenza

Ex-Cip Zoo – Potenza

Ex-dispensario – Potenza

Palestra – Potenza

Stazione autobus extraurbani – Potenza

Diga sul Monte Marello – Catanzaro – Cannalia

Diga di Gimigliano sul fiume Melito – Catanzaro

Diga sull’Alaco – Catanzaro – San Sostene

Diga del Redisole – Catanzaro – Torrente Fiumarella

Ospedale – Catanzaro – Girifalco

Centro Polifunzionale – Catanzaro

Palazzetto dello sport – Catanzaro – Borgia

Piscina comunale di San Giovanni in Fiore – Catanzaro

Diga sul Laurenzana – Cosenza – Fiume Trionto

Diga sul Monte Pettinascura – Cosenza

Grande mattatoio consortile – Cosenza – Cetraro

Nuovo mercato coperto – Cosenza – Diamante

Mattatoio comunale – Cosenza – S. Pietro di Guarano

Diga di Tarsia – Cosenza

Diga sul Basso Savuto – Cosenza

Mattatoio consortile di Diamante – Cosenza

Diga Basso Esaro – Cosenza

Diga sull’Alto Esaro – Cosenza

Mercato coperto di Diamante – Cosenza

Casa albergo – Cosenza – Buonvicino

Diga del Votturino – Cosenza – Altopiano della Sila

Mattatoio consortile – Cosenza – Casole Bruzio

Sala Conferenze di Diamante – Cosenza

Casa albergo – Cosenza – Saracena

Scuola Materna – Cosenza – Diamante

Istituto di riabilitazione “Papa Giovanni” – Cosenza – Serra d’Aiello

Ospedale di Scalea – Cosenza

Stadio di Paola – Cosenza

Palazzetto dello Sport – Cosenza – Cittadella di Capo

Trasversale di Serre – Cosenza – Serre

Campo di calcio di Crotone

Diga sul Lordo – Reggio Calabria

Diga inutilizzata – Reggio Calabria – Laureana in Borrello

Diga sul fiume Metrano – Reggio Calabria – Gioia Tauro

Diga sul Melito – Reggio Calabria

Diga sul Menta – Reggio Calabria – Roccaforte del Greco

Ospedale di Cittanova – Reggio Calabria

Ospedale di Gerace – Reggio Calabria

Palazzetto dello sport – Reggio Calabria – Taurianova

Bretella di completamento – Reggio Calabria – Lauria

Autostrada A3, Salerno – Reggio Calabria

Tangenziale Est di Vibo Valentia

Biblioteca comunale – Caserta

Mattatoio comunale – Caserta – Piedimonte Matese

Mattatoio comunale e foro boario – Caserta

Ospedale “San Rocco” – Caserta – Sessa Aurunca

Piscina – Caserta – Piedimonte Matese

Ospedale di S. Bartolomeo in Galdo – Benevento

Ospedale “Maria SS. Delle Grazie” – Benevento

Albergo – Napoli – Alimuri

Vasca d´alaggio – Napoli – Torre Annunziata

Ospedale – Napoli – Boscotrecase

Ospedale “S. Maria di Casascola” – Napoli – Gragnano

Spirito nuovo tra antiche mura – Salerno – Sassano

Cementificio – Salerno – Sapri

Nuova casa comunale “Spirito nuovo tra antiche mura” – Salerno – Sassano

Ospedale “San Michele di Pogerola” – Salerno – Amalfi

Ospedale – Salerno – Roccadaspide

Palazzetto dello sport – Salerno – Cava de’ Tirreni

Rampa di collegamento (Ponte) – Salerno – Cava de’ Tirreni

Ex-statale 447 – Salerno

Ospedale del polo di Cona – Ferrara

Variante di valico – Bologna

Bowling – Pordenone – Roveredo

Diga Ravedis – Pordenone – Montereale Valcellina

Ospedale Nuovo – Frosinone

Centro Intermodale – Latina

Autostrada Rieti-Torano

Parcheggio sotterraneo – Roma

Anello ferroviario, stazione Vigna Clara – Roma

Colonia Fano – Genova

Messa in sicurezza del Torrente Sturla – Genova – Bavari

Ospedale “Luigi Frugone” – Genova – Busalla

Ospedale civile “Arnaldo Terzi” – Genova

Sede dell’Agenzia delle Entrate – Bergamo

Borgo di Consonno – Lecco

Canale fluviale Milano-Cremona

Ponte di Vedano – Milano

Strada provinciale Mirazzano – Vimodrone – Milano

Chiusa Golasecca – Varese

Palazzetto dello sport – Varese – Cantù

Pista d’Atletica Zengarini – Tribuna – Pesaro – Urbino – Fano

Traforo della Guinza – Pesaro – Urbino – Mercatello sul Metauro (PU)

Centro visite del sito archeologico di Sepino – Campobasso

Ospedale “Vietri” – Campobasso – Larino

Ospedale “SS. Rosario” – Isernia

Palafuksas – Torino

Orfanotrofio ex-Ipai – Vercelli

Parcheggio interrato Piazza XX Settembre – Bari – Trani

Ponte – Bari – Palese

L’asilo incompiuto a Trani o rudere di Via Di Vittorio – Bari

Casa di riposo – Bari

Stazione ferroviaria di Palese – Bari

Pretura – Brindisi

Impianto per il trattamento dei rifiuti solidi urbani – Brindisi

Istituto “Tanzarella” – Brindisi

Centro per anziani – Brindisi

Palazzetto dello sport – Brindisi – Fasano

Piscina Coperta – Foggia – Vieste

Invaso Pappadai – Lecce

Casa di riposo per anziani – Lecce – Nardò

Centro sportivo – Lecce – Cesarea Terme

Impianto sollevamento acqua – Taranto

Scuola elementare – Cagliari – Monserrato

Chiesa San Giovanni Evangelista – Cagliari – Quartu Sant’Elena

Elettrificazione della “dorsale sarda” – Cagliari

Strada “La Fumosa” – Olbia – Tempio – Tempio Pausania

Campo sportivo – Oristano

Teatro – Sassari – Villasor

Ufficio senza destinazione d’uso – Sassari – Li Punti

Mercato civico – Sassari – Villasor

Nuova caserma dei carabinieri – Sassari – Bono

Ospedaletto – Sassari – Benetutti

Piscina – Sassari – Benetutti

Centro sportivo polivalente – Sassari – Benetutti

Ippodromo – Sassari – Benetutti

Strada camionale – Sassari

Teatro popolare Samonà – Agrigento – Sciacca

Museo di via Roma – Agrigento – Lampedusa e Linosa

Piscina comunale – Agrigento – Sciacca

Museo – Contrada La Salina – Agrigento – Lampedusa e Linosa

Pretura – Agrigento

Deposito d’acqua di Monte Imbriacola – Agrigento – Lampedusa e Linosa

Deposito di Aria Rossa – Agrigento – Lampedusa e Linosa

Diga di Gibbesi – Agrigento – Naro

Deposito d’acqua zona scalo nuovo di Cala Pisana – Agrigento – Lampedusa e Linosa

Deposito di Poggio Monaco – Agrigento – Lampedusa e Linosa

Case popolari – Agrigento – Cattolica Eraclea

Approdo di Cala Pisana – Agrigento – Lampedusa e Linosa

Casa per anziani – Agrigento – Casteltermini

Deposito d’acqua di Taccio Vecchio – Agrigento – Lampedusa e Linosa

Ospizio – Agrigento – Cattolica Eraclea

Ospedale – Agrigento – Cattolica Eraclea

Piscina Comunale Ctr Imbriacola – Agrigento – Lampedusa e Linosa

Campo di calcio Villaggio Mosé – Agrigento

Piscina – Agrigento – Cattolica Eraclea

Polisportivo coperto – Agrigento – Castrofilippo

Campo da rugby Villaggio Mosé – Agrigento

Palazzetto dello sport – Agrigento – Cattolica Eraclea

Piscina Comunale Coperta – Agrigento – Sciacca

Stadio d’atletica – Agrigento

Linea ferroviaria Canicattì – Riesi – Agrigento

Messa in sicurezza della statale SS 115 – Agrigento – Sciacca

Carcere mandamentale – Caltanissetta – Gela

Diga Disueri – Caltanissetta – Gela

Caserma dei carabinieri – Caltanissetta – Gela

Diga Comunelli – Caltanissetta – Gela

Dissalatore – Caltanissetta – Gela

Caserma dei Vigili del Fuoco – Caltanissetta – Gela

Piscina comunale – Caltanissetta – Milena

Linea ferroviaria Caltanissetta – Misteci – Caltanissetta

Svincolo Irosa – Caltanissetta – Resuttano

Teatro Nuovo – Catania – Giarre

Teatro di viale Moncada – Catania

Centro congressi comunale – Catania – Mascali

Approvvigionamento idrico della città di Catania – Piedimonte Etneo

Mercato dei fiori – Catania – Giarre

Centro diurno e comunità alloggio per anziani – Catania – Giarre

Case popolari – Catania – Bronte

Case popolari – Catania – Adrano

Pretura – Catania – Giarre

Parco tematico dei divertimenti – Catania – Fiumefreddo

Diga di Pietrarossa – Catania

Depuratore delle acque – Catania – Biancavilla

Distaccamento provinciale dei Vigili del Fuoco – Catania

Diga di Pietrarossa – Catania – Caltagirone

Parcheggio multipiano – Catania – Giarre

Pista delle macchinine – Catania – Giarre

Parco – Catania

Ponte cosiddetto “Dei Sospiri” – Catania – Linguaglossa

Mercato ortofrutticolo – Catania – Caltagirone

Bambinopoli – Parco “Chico Mendes” – Catania – Giarre

Ospedale Vittorio Emanuele – San Marco – Catania

Nuovo complesso policlinico Universita di Catania

Ospedale – Catania – Biancavilla

Ospedale – Catania – Grammichele

Ospedale Sant’Isodoro – Catania – Giarre

Ospedale – Catania – Randazzo

Ospedale “Rinaldi” – Catania – Vizzini

Casa albergo per anziani – Catania – Giarre

Campo di polo – Catania – Giarre

Palestra comunale – Catania – Mascali

Campo sportivo – Catania – Misterbianco

Velodromo “Salinelle” – Catania – Paternò

Palestra comunale – Catania – Sant’Alfio

Centro sportivo polifunzionale – Catania – Giarre

Piscina Olimpionica coperta – Catania – Giarre

Piscina comunale – Catania – Giarre

Palazzetto dello Sport – Catania – Palagonia (CT)

Colonnato lungo i binari – Catania – Bronte

Ponte – Catania – Randazzo

Diga Morello – Enna – Villarosa

Teatro “Garibaldi” – Enna

Parco archeologico del castello di Nicosia – Enna

Invaso Olivo – Enna

Invaso Pozzillo – Enna – Ragalbuto

Mercato ortofrutticolo – Enna

Mercato ortofrutticolo Leonforte – Enna

Carcere – Enna

Diga Ancipa – Enna – Troina

Mattatoio comunale – Enna – Nicosia

Ospedale “Ferro Branciforte Capra” – Enna – Leonforte

Sanatorio – Enna – Pergusa

Palazzetto dello sport – Enna – Leonforte

Piscina – Enna – Centuripe

Superstrada nord – sud – ss177 – Enna – Leonforte

Linea ferroviaria Leonforte – Nicosia – Enna

Superstrada NORD-SUD – ss117 – Enna – Nicosia

Carcere – Messina – Patti

Dissalatore – Messina – Lipari

Carcere – Messina – Mistretta

Lavori di consolidamento del torrente Simeto – Messina – San Piero Patti

Casa per anziani – Messina – Mistretta

Linea ferroviaria Santo Stefano di Camastra – Mistretta – Messina

Ponte sullo stretto di Messina

Strada “Dei due Mari” – SS 117 Centrale Sicula – Messina – Santo Stefano di Camastra

Diga dello Scanzano – Palermo – Lago Scanzano

Diga di Blufi – Palermo

Diga di Rosamarina – Palermo – Termini Imerese

Diga Poma – Palermo – Lago Poma

Centro servizi – Palermo – Capaci

Diga Garcia di Roccamena – Palermo – Termini Imerese

Asilo nido – Palermo

Scuola media – Palermo – Mezzojuso

Azienda ospedaliera “Villa Sofia” – Palermo

Sanatorio – Palermo – Piana degli Albanesi

Ospedale “Villa delle Ginestre” – Palermo

Padiglioni polichirurgici e Ospedale via Ingegneros – Palermo

Ospedale “Casa del Sole” – Palermo

Azienda Ospedaliera “V. Cervello” – Palermo

Viadotto sul cuore delle Madonie – Palermo

Anello metroferroviario – Palermo

Passante ferroviario. Raddoppio metropolitana Palermo centrale – Punta Raisi – Palermo – Cinisi

Linea ferroviaria Palermo Lolli – Santa Ninfa

Sottovia scatolare – Palermo – Bolognetta

Galleria interna al parco delle Madonie – Palermo – Petralia Soprana

Raccordo Autostradale – Palermo

Adduttore del fiume Irminio – Ragusa

Ex ospedale psichiatrico – Ragusa

Ospedale “G.B Odierna” – Ragusa

Teatro Comunale di Siracusa

Invaso di Lentini – Siracusa

Asilo nido – Siracusa – Priolo Gargallo

Centro scolastico polivalente per scuole elementari e materne – Siracusa – Priolo Gargallo

Scuola-albergo – Siracusa

Ex Ospedale Neuropsichiatrico – Siracusa

Ospedale civile – Siracusa – Pachino

Casa albergo per anziani – Siracusa – Priolo Gargallo

Ospedale “E. Muscatello” – Siracusa – Augusta

Centro diurno per gli anziani – Siracusa – Priolo Gargallo

Nuovo ospedale generale – Siracusa – Lentini

Sopraelevata SP26 – Siracusa – Rosolini

Porto di Pantelleria – Trapani

Teatro di Gibellina – Trapani

Monumento ai Mille – Trapani – Marsala

Pista ciclabile – Trapani – Mazara del Vallo

Chiesa Madre (c.d. Chiesa di Quaroni) – Trapani – Gibellina

Dissalatore – Trapani – Nubia

Ponte – Trapani – Mazara del Vallo

Acquedotto di Montescuro-ovest – Trapani

Alloggi della polizia – Trapani – Gibellina

Serbatoi Paceco, Trinità, Rubino, Zafferana – Trapani

Centro turistico – Trapani – Gibellina

Cimitero – Trapani – Contrada Ciappola – Cutusio

Scuola – Trapani – Erice

Piscina comunale – Trapani

Ospedale “San Biagio” – Trapani – Marsala

Ospedale “Vittorio Emanuele II” – Trapani – Castelvetrano

Centro cure per disabili – Trapani – Castellammare del Golfo

Ospedale Nuovo – Trapani – Marsala

Palestra – Trapani – Erice

Litoranea Nord – Trapani

Porto “Banchine versante Ronciglio” – Trapani

Linea ferroviaria Kaggera – Vita – Salemi – Trapani

Porto di Castellammare del Golfo – lavori di prolungamento e messa in sicurezza – Trapani

Galleria tra la Valle dell’Adige e il lago di Garda – Trento

Linea tramviaria Scandicci – Santa Maria Novella – Firenze

Acquario pubblico “Diacinto Cestoni” – Livorno

Porta del parco Appennino Tosco Emiliano – Massa Carrara – Filattiera

Scolmatore acque – Pisa – Pontedera

La strada quadrilatero umbro-marchigiana – Perugia

Superstrada Perugia-Ancona

Nuovo ospedale comprensoriale – Terni

Superstrada Terni – Rieti

Metropolitana – Terni

Diga di Beauregard – Aosta – Valgrisenche

MO.S.E. – MOdulo Sperimentale Elettromeccanico – Venezia

Idrovia Venezia – Padova

Ospedale “San Bortolo Nuovo” – Vicenza

Istituto Elioterapico – Vicenza – Roana