giovedì 11 luglio 2013

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE: “LA REGIONE FA COME PONZIO PILATO E LASCIA IL FUTURO DI UMBRIA MOBILITA' NELLE MANI DEL CDA” - ROSI (PDL): “QUESTE SCELTE POLITICHE DEBBONO PASSARE IN AULA”
La presidente del Comitato di monitoraggio sull'amministrazione regionale, Maria Rosi (Pdl), critica le affermazioni dell'assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti, che rimette in capo al Cda di Umbria mobilità le decisioni da prendere sul futuro dell'azienda. Per Rosi è indispensabile che la vicenda approdi nell'Aula di Palazzo Cesaroni, dove una specifica mozione da lei presentata, firmata anche dal consigliere Mantovani, attende di essere discussa.
  
(Acs) Perugia, 11 luglio 2013 – “Il problema Umbria Mobilità va affrontato, non basta uscirsene con la constatazione che la Regione detiene solo il 27 per cento della società e le decisioni sul futuro dell'azienda le deve prendere il Cda, perché si tratta di un servizio pubblico importante, quello del trasporto dei cittadini che pagano il biglietto e si vedono continuamente ridurre le corse degli autobus. C'è da dare una risposta alla comunità e ci sono i mutui e gli stipendi da pagare, con oltre 1300 famiglie che aspettano”. Lo dice il presidente del Comitato di monitoraggio Maria Rosi (Pdl), dopo che l'organo di controllo ha ricevuto dall'audizione con l'assessore Rometti le ultime informazioni sull'azienda unica del Tpl.

Secondo la Rosi, sulla vicenda di Umbria mobilità la Regione “sta facendo come Ponzio Pilato, evidenziando che le scelte le dovrà fare il Cda, ma una questione importante come quella del futuro dell'azienda unica del trasporto pubblico locale non può non passare al vaglio del Consiglio regionale, dove la sottoscritta attende ancora di discutere una mozione presentata qualche tempo fa insieme al collega Mantovani, così come non si può passare sopra la testa dei cittadini che fino ad oggi hanno pagato di tasca loro gli errori commessi dal Cda dell'azienda. Abbiamo un impegno morale nei loro confronti. È vero che, come ha sostenuto l'assessore, la Regione deve fare la programmazione del servizio ma deve farsi anche garante e controllore della efficacia, efficienza ed economicità della gestione”.

“Perché – insiste – proporre condizioni migliori ad un ipotetico nuovo acquirente del ramo fruttifero dell'azienda, quello dei servizi, con un corrispettivo chilometrico più alto e facilitazioni per invogliare all'acquisto, e non prendere in considerazione la possibilità che il servizio stesso possa essere gestito da forze umbre? Si potrebbe dare la chance alle aziende private locali che si occupano di trasporto pubblico, che fino ad oggi sono sopravvissute con corrispettivi esigui e certamente accetterebbero di poter gestire spazi più ampi a condizioni economiche migliori. In ultima analisi – aggiunge Rosi – ci sia il fallimento e si riparta da zero: mi spaventa di più una cessione incauta ad un soggetto completamente estraneo alla nostra comunità che l'ipotesi di un fallimento, quantomai vicina, alla luce di scelte politiche mai fatte e che sarebbe ora di cominciare a fare”.
Infine Maria Rosi sottolinea la “sensibilità” del Prefetto, il quale “ha promosso un incontro con le maestranze e l'azienda, che purtroppo non ha dato esiti positivi”. PG/pg


martedì 9 luglio 2013

I CONTI IN TASCA ALLA REGIONE SU UMBRIA MOBILITA'

La governatrice Catiuscia Marini fa strame di alcune scelte industriali della passata gestione di Umbria Mobilità: “Ha fortemente compromesso la solidità dell’azienda”. Il riferimento diretto, emerso nel corso dell’incontro odierno con i sindacati, è stato ad “accordi e alleanze con altre società, come ad esempio Roma Tpl, che andavano oltre il core business della società”, rappresentato dal trasporto pubblico regionale. Senza mezzi termini, la presidente della Regione ha sostenuto che “le responsabilità di tali scelte stanno emergendo tutte”.
Altrettanto decisa la rivendicazione del contributo dato per evitare che la situazione precipitasse. “In questi ultimi sette mesi – ha detto la Marini - la Regione Umbria ha garantito un livello di attenzione assolutamente straordinario, impegnando dal proprio bilancio ben 25 milioni di euro a salvaguardia del servizio di trasporto pubblico, dei salari e del posto di lavoro dei dipendenti della società”.


“Vi assicuro – ha continuato - che non è stato e non è un compito semplice. Così come vorrei sottolineare che le persone che compongono oggi il consiglio di amministrazione nominato in sostituzione del precedente lavorano con serietà, sobrietà e rigore per perseguire l’obiettivo”. Messaggio per niente cifrato nei confronti dei tanti, anche tra i sindacati, che hanno messo nel mirino il nuovo management. 


Al convegno i sindacati hanno ribadito la bocciatura della soluzione che prevede “una nuova società, in cui confluiranno dipendenti, autobus, treni e motonavi, depurata dai debiti e da mettere sul mercato”, con i debiti che “rimarranno a carico dei cittadini umbri”. Una soluzione “subìta” dal sindacato, che avrebbe preferito “la ricapitalizzazione degli attuali soci e, in alternativa, da parte della Regione”. Non cambiano il “no” alla vendita totale (“bisogna fermarsi al 70 per cento, le istituzioni devono avere voce in capitolo”) così come la richiesta di garanzie da inserire nel bando di gara per il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi e dell’integrità dell’attività aziendale.  


i 25 milioni di euro dati fino ad oggi ad Umbria Mobilità dovranno essere resi entro la fine dell'anno altrimenti chi si troverà in difficoltà sarà la regione stessa , siamo di fronte al cane che si morde la coda , prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e al 31 dicembre vedremo come ci si arriverà considerando che ancora dovranno trovare ulteriori fonti di guadagno per poter seguitare a pagare gli stipendi fino a che non entrerà in ballo la nuova società , in conclusione 25 milioni dati in futuro altre 5 milioni per ogni mese a venire per poi trovare altre risorse per pagare le rate dei mutui in scadenza , ma chi di dovere quando farà finalmente chiarezza su questa situazione che dire ingarbugliata è dire poco ?

lunedì 8 luglio 2013

LA VERITA' SU UMBRIA MOBILITA' SARA' QUESTA ?

IL VERO PROBLEMA E' CHE LA SOCIETA' E' NATA MALE E FINIRA' PEGGIO I PROBLEMI CON LE BANCHE SONO INIZIATI NEL LONTANO 2006 BILANCIO CONSOLIDATO APM 2006 E SUCCESSIVAMENTE LA SITUAZIONE SI E' AGGRAVATA QUINDI NON E' SOLO GLI INCASSI DA ROMA IL VERO PROBLEMA 

TRASPORTI: SITUAZIONE E PROSPETTIVE DI UMBRIA MOBILITÀ – AUDIZIONE CON L'ASSESSORE ROMETTI AL COMITATO PER IL MONITORAGGIO E LA VIGILANZA
L'assessore regionale ai trasporti Silvano Rometti è intervenuto ai lavori del Comitato per il monitoraggio e la vigilanza sull'amministrazione regionale, facendo il punto sulla situazione di Umbria mobilità. Rometti ha spiegato che il futuro dell'azienda verrà deciso dal consiglio di amministrazione, a cui spetta la decisione di quale quota mettere in vendita oltre a quella già stabilita del 70 per cento.


(Acs) Perugia, 8 luglio 2013 – Si è svolta questa mattina a Palazzo Cesaroni l'audizione con l'assessore regionale Silvano Rometti, convocato dalla presidente del Comitato di vigilanza e monitoraggio, Maria Rosi, per fare il punto sulla situazione della società regionale di trasporto Umbria mobilità.
Aggiornando i commissari sulle ultime vicende societarie, Rometti ha spiegato che “la Regione detiene solo il 27 per cento delle quote di UM, non risultando dunque un socio di maggioranza. A livello nazionale è emerso che altre società di trasporto pubblico si sono trovate in difficoltà e in crisi di liquidità per i servizi prestati fuori regione e non regolarmente pagati. I tagli nazionali ai trasferimenti per il trasporto pubblico locale, dell'ordine del 20 – 30 per cento, hanno inferto un colpo molto duro al settore. Nonostante i fondi aggiuntivi stanziati dalla regione Umbria mobilità rimane in difficoltà, anche perché da Roma non arrivano i fondi previsti a pagamento dei servizi svolti. Abbiamo dato seguito a quanto previsto dal Consiglio regionale, velocizzando i pagamenti verso le aziende di trasporto: un miglioramento che sicuramente avrà degli effetti. Abbiamo poi ridotto del 7 per cento i chilometri coperti e portato a 2 euro il corrispettivo per ogni chilometro. A questa cifra poco però si aggiunge dalla vendita dei biglietti. Sarà nostro interesse coinvolgere quanto più possibile i privati anche se le indicazioni dell'ex Governo Monti sul taglio dei servizi a 'domanda debole' ridurrebbe in modo drastico il servizio di trasporto umbro”.
A seguito delle sollecitazioni dei consiglieri Cirignoni, Bottini, Brutti, l'assessore Rometti ha ulteriormente articolato che “la gara per la vendita del 70 per cento della società viene seguita dal Consiglio di amministrazione e non dalla Regione Umbria e saranno i soci a decidere quali ulteriori quote mettere in vendita in seguito. Domani ci sarà un incontro tra Regione e sindacati e sarà incentrato sui diritti dei lavoratori e sulle prospettive per i dipendenti in vista della vendita. Sarà importante capire se il Governo stanzierà dei fondi per il rinnovo dei mezzi di trasporto pubblico, cosa che renderebbe più facile l'arrivo di compratori. La bozza del Piano regionale dei trasporti è pronta per quanto riguarda la parte dei servizi, sulle infrastrutture invece dobbiamo ancora lavorare: ma questo non ha nulla a che fare con il futuro di Umbria mobilità. Quando Umbria mobilità è stata creata il suo bilancio, grazie ai 5,2 milioni di euro della Regione, era in pareggio. Ci sono stati 100 pensionamenti e l'impegno a non assumere per 4 anni. Poi nel febbraio 2012 l'Assemblea dei soci ha iniziato a delineare un quadro di criticità, sottovalutando però i ritardi nei 'pagamenti romani' e la stretta nei finanziamenti da parte delle banche”. MP/

giovedì 4 luglio 2013

NOVITA' SU STIPENDI DI UMBRIA MOBILITA'

IL 16 LUGLIO VERRANNO PAGATI GLI STIPENDI E UNA TANTUM DEL CONTRATTO NAZIONALE MENTRE LA QUATTORDICESIMA VERRA' PAGATA DA AGOSTO IN SETTE RATE , LE DOMANDE DA FARE SONO DUE
1) DA DOVE PROVENGONO QUESTI SOLDI PER PAGARE ?
2) A FINE ANNO QUANTI MILIONI UMBRIA MOBILITA' DOVRA' RESTITUIRE E DOVE LI     TROVERA'  CON QUALE SOLDI SALDERA' LE RATE DEI MUTUI
DI BUONO VI E' CHE I LAVORATORI , ANCHE SE NEL TEMPO , AVRANNO QUANTO DOVUTO MENTRE DI BRUTTO VI E' IL TAGLIO DEI SERVIZI L'AUMENTO DEL BIGLIETTO E QUANTI DEBITI I CITTADINI SI TROVERANNO A PAGARE NEI PROSSIMI 20 ANNI

E I CITTADINI UMBRI PAGANO


martedì 2 luglio 2013

A QUANDO LA VERITA' SU UMBRIA MOBILITA'

RIUSCIRA' LA DIRIGENZA DI UMBRIA MOBILITA' A NON FAR FERMARE I TRENI E GLI AUTOBUS PER MANCANZA DI GASOLIO O DI PEZZI DI RICAMBI ? SEMBRA CHE LA SITUAZIONE SIA DRAMMATICA IN TAL SENSO E CONSIDERANDO CHE SI VA INCONTRO AL MESE CRITICO DI LUGLIO , PENSO NE VEDREMO DELLE BELLE, SETTE MILIONI DI EURO SERVONO PER GLI STIPENDI E QUATTORDICESIMA DEI LAVORATORI PIU' L'UNA TANTUM DEL CONTRATTO NAZIONALE , PIU' SVARIATI MILIONI PER PAGARE LE RATE DEI MUTUI CHE SONO MOLTO ALTE , PIU' ACCONTENTARE I FORNITORI .
DOVE SI TROVERANNO TUTTI QUESTI SOLDI ? VEDREMO COSA SUCCEDERA' A LUGLIO NEL MESE DI AGOSTO POI SI SCOPRIRANNO TUTTI I DATI DEI BILANCI DI UMBRIA MOBILITA' E USCIRA' UNA VERITA' DIVERSA DA QUELLA DECANTATA DA TUTTI POICHE' SECONDO ME SARA' PEGGIORE DI QUELLA DEI BILANCI 2011