domenica 17 luglio 2011

SICUREZZA STRADALE FRA COMITATI D'AFFARI E COMITATI ELETTORALI AL CITTADINO CON MENZOGNE INSICUREZZA E IRRESPONSABILITA' GARANTITA......

La protesta di San Sisto nasceva il 1 febbraio 2011 più o meno così:"..... continua Graziano Micucci -. Ci vorrebbe qualcosa per alleggerire un po’ la situazione. Per il resto, a parte il passaggio a livello, la situazione è abbastanza tranquilla; ci sono i semafori e a parte il passaggio a livello la situazione è tranquilla... Ma i problemi non sono soltanto all’interno di San Sisto, ma anche fuori..la zona dell'ospedale,,,".coincidenza dopo nostro video report. Ben lieti comunque dato che uno dei nostri obbiettivi e missione:innalzare l'attenzione, diffondere cultura della sicurezza stradale partendo da precise denunce dal comportamento pericoloso dei conducenti ad un errato sviluppo urbano delle città, mancata manutenzione stradale e messa in sicurezza, come facemmo per altro proprio anche su San Sisto. Ma poi inevitabile lo stupore difronte alle affermazioni di qualcuno del "famoso" "direttivo" (autoproclamato) "comitato di San Sisto" dichiaratamente e orgogliosamente sottolineatomi durante nostro primo incontro, doveroso per noi Ente Morale Ministeriale legittimato alla rappresantanza in sedi Europee Nazionali Regionali nonchè partner ONU/OMS  per le vittime della strada e la sicurezza stradale a causa dell'incidente costato la vita al povero ragazzo, in quel maledetto incrocio a rischio ove c'è voluta la vittima e nonostante tutto  la "demolizione" delle insostenibili scuse dell'Assessore Ciccone  da parte nostra. Tornando alle "strane" (non per questi) dicharazioni del "direttivo comitato San Sisto" al "lavoro" per le prossime elezioni come proprio da uno dei" massimi esponenti" illustratomi quale strategia e programma del "comitato" stesso. Mi parrebbe giusto e più appropriato a questo punto definirlo "Comitato elettorale" visto che un nome dietro già c'è. Di qui emergerebbe chiara la motivazione di sottacere e nascondere le gravi responsabilità amministrative da me esplicitate, e delle "celate" comunicazioni intercorse con l'Amministrazione nonchè la mancata spedizione del documento stilato e deciso insieme agli organismi di competenza per la richiesta ufficiale da noi sottoscritta, per l'immediata accensione del semaforo come TEMPORANEO PROVVEDIMENTO, ma probabilmente utilizzato come "spauracchio" ingrediente necessario per chi usa tali "strategie" un "DO UT DES". Così appropriandosi di alcuni ragguagli tecnici da noi illustrati e diffusi indirizzati a suo tempo (scorso inverno) all'Assesore Liberati (con diffida di richiesta dimissioni nel caso di gravi incidenti per omessa manutenzione e messa in sicurezza di aree a rischio), e successivamente inviate anche al neo delegato alla sicurezza stradale, Assessore Ciccone, cui abbiamo messo a sua disposizione (e nn solo..) per un seminario, da noi organizzato (FLG/Sentinelle) tenutosi in Regione, il responsabile della segreteria tecnica della Consulta Nazionale per illustrare le Linee guida, le raccomandazioni e i provvedimenti urgenti da attuare nel centro urbano e le gravi conseguenze civili e penali in capo all'amministrazione inosservante. Per questo insieme al "direttivo del comitato" decidemmo di sottoscrivere il richiamo all'Amministrazione rinviando la mia decisione per giustificate richieste di dimissioni dei responsabili. Ma ecco che sprezzante di tutto questo in cambio del "momento di gloria" tanto atteso "il comitato" o meglio sempre e solo il "direttivo" senza avvisare alcuno per le decisioni prima concordate omettendo di informare sulle comunicazioni intercorse con l'amministrazione (noi non soffriamo di protagonismo e visto ci tenevano tanto a condurle..ma capiamo col senno del poi le reali motivazioni) ecco che la strada della visibilità mediatica primeggia su tutto e a discapito del fine comune che pare ora evidente esser diverso e non compatibile (infondo per certi scopi una trasmissione tv è prioritaria all'ottenere le messa in sicurezza e il diritto alla buona amministrazione nonostante un 18enne avesse già perso la vita). Così portati in trasmissione Tv quei pochi elementi di conoscenza "carpiti" qua e là, ma se pur con tanta boria ed autoreferenzialità mal "contestualizzati" poichè incoerente allo "scopo" (strategia dichiarata) del "direttivo del comitato elettorale"(in quanto ha già scelto il suo referente che chissà se scelta già fatta e sostenuta dai "sottoboschi politici perugini") cui naturalmente capeggia come in tutti questi casi la regola aurea "DO UT DES", "consumata"sulla pelle degli altri, Chiamata via diplomatica.  Ed eccoci al "gran giorno" dichiaratamente sicuri che per trattare di sicurezza stradale basti cercare on line risposte tecniche. Peccato che in un vis à vis non sia possibile consultare il web (ammesso e non concesso sia sufficiente) e cercare di evitare/negare gravi responsabilità amministrative  è per il "direttivo" del sedicente "comitato" priorità assoluta, sprezzanti delle argomentazioni del caso (non riferite al territorio) fin arrivare ad ignorare e rinnegare qualsivoglia interesse a norme leggi e sentenze. Certo è che driblare in questo campo di piaggeria sussurratae l'indignazione popolare abbia lasciato gravi vuoti di corretta informazione lungi quand'anche fosse dal controbattere adeguatamente per mancanza di specifiche conoscenze del vasto argomento, fortunatamente salvati dal "cul de sac" del dire e non saper/voler dire dal bravo conduttore della trasmissione Tv di cui era ospite il convinto "referente del direttivo" il quale fierissimo del suo operato è cresciuto di una spanna per tale momento di gloria cui puntava da tempo. Certo è che il conduttore ha, guarda caso, "premuto" sulla morte del povero ragazzo per strappare la promessa all'Assesore Ciccone di tener acceso il famoso semaforo in causa anche di notte !! Ma non finisce qui, sempre la "cricchetta" che parla a "nome" delle 3.300 firme raccolte ricordo a causa della disgrazia che ovvio esser ben più consapevoli ed indignati  nel dubbio annacquato proprio dal "direttivo" che tale tragedia si sarebbe potuta evitare, tant'è sempre il "portavoce" borioso e soddisfatto del "suo" operato durante il successivo nostro incontro dichiara che per lui NON c'è alcuna responsabilità amministrativa, nessun interesse del comitato riferirsi a leggi e norme ecc ...ma allora, una riflessione alquanto sciocca se la dovrebbe porre lo stesso "personaggio" in cerca di un "posto a sole", perchè la necessità di richiedere all'amministrazione di tener acceso il semaforo e mettere in sicurezza l'incrocio e non solo appellandosi ad una norma? è normale procedura venga fatto da un comitato? Non dovrebbero esser fatte sistematicamente ed omogeneamente tali interventi?a già...ma le norme le regole le leggi a suddetti "tipini" non interessano.... Bhè..certo è che "Lui" si ritiene un genio, un precursore della "Democrazia Diretta Intuitiva": peccato che aborri (dichiaratamente non di suo interesse..) ogni norma, Legge e responsabilità...più che di "Democrazia Diretta" trattasi del solito "furbetto di quartierino &C." che della vita degli altri poco importa, e ben più che semplice sospetto che si stia già "lavorando" (una volta lo facevano le circoscrizioni) al candidato sostituto del Sindaco, ora fà tanto"nuova politica"  la "partecipazione" e ben vengano per costoro  le strumentalizzazioni sulla sicurezza stradale...vittime? Alzano la partecipazione e rendono più facile la manipolazione popolare!....A seguire poi discussione dell'incontro con Sindaco naturalmente però siccome di democrazia "diretta" trattasi: l'incontro viene deciso arbitrariamente dai soliti 6 "blindato" dunque fra i soli 6 del "direttivo" (ma chi li ha eletti?) del "comitato (elettorale) di quartiere" Com'è andata? Bhè tutti felici e contenti ...Curiosità il "politico" cui stanno "spianando la strada" anche questo dichiarato come fosse "cosa e niente.." fu fra coloro che pur avendo responsabilità e delega in merito alla sicur stradale/giovani rifutò in malo modo di adoperarsi per quanto da me sollecitatogli (per lui doveroso!). Che sia stato perchè non avevo da proporgli supporto di propaganda politica e di "cricche"? Che non avesse ancora mire a fare il Sindaco della città? Alla fine della "fiera" la propaganda a favore dei così detti sempre dal "direttivo di comitato territoriale/elettorale" "buoni amministratori" grazie anche al supporto dei media che "annacquano" (come bravi servitori) ogni argomentazione nonostante come rilevato da indagine ACI 2009 sia stato dichiarato che con le doverose (per Legge) adozioni di messa in sicurezza dei centri urbani e manutenzioni a regola d'arte, 1 incidente mortale su 3 sia evitabile. E nonostante i numeri spaventosi che ci pongono fra le maglie nere a livello nazionale (decessi da incidentalità stradale avvenuti a Perugia), e udite udite nonostante i 30 indagati del Comune per l'uso dei fondi per la sicurezza stradale, nonostante la richiesta di accusa di omicidio colposo per il Comune per l'incidente mortale "evitabile", NONOSTANTE TUTTO QUESTO TUTTA LA STAMPA TACE e peggio ancora continuiamo a leggere "elogi" ai responsabili di tutto ciò la quale stessa Delibera urgente quanto tardiva (post incidente) per l'adozione immediata di tener accesi i semafori in alcuni incroci pericolosi della città, và da sè esser un'ammissione di colpa....eppure il famoso "Direttivo Comitato/Elettorale" si loda ed imbroda, pur essendo lo stesso reo di aver nascosto importanti informazioni, ma la stampa gli ha ritagliato quel posto al sole...vicini vicini agli amministratori irresponsabili- eppure "qualcuno" glielo disse già che queste "strategie" sono vecchie e implose poichè oltre ad essere gravemente "irregolari" sono quell'humus di cultura della corrutela e scambio che ha portato all'attuale degrado sociale e politico.Che si traduce in "numeri" di disagio, disservizio, costi economici ed in VITE!! Qualcuno gli dirà che fra i principi di Legge per la messa in sicurezza vige la garanzia di omogeneità sul territorio mettendo al centro la VITA dei cittadini e non il politico sponsorizzato nè il proprio "orto" corredato da personalismi e ascensore sociale? che tra l'altro il politico "scelto" fu fra coloro dei peggiori che NON fece ! (come a dire...dalla padella alla brace)....e la chiamano Democrazia Partecipata..sì..compartecipazione alla partitocrazia amorale ed eticamente scorretta ed oltre...poveri noi..poveri Angeli che non ci sono più...cosa non si fà per mèro profitto e potere!
Mary Mancinelli
umbria.sentinelle@gmail.com
www.flg.it

giovedì 7 luglio 2011

TRAPPOLE PEDONALI DA MALA MANUTENZIONE SEGNALETICA- il caso"Pedone, dove vai se le strisce non ce l'hai?"

Un caso che apre parecchie riflessioni in merito: il pedone "vede - non vede" (presume di vedere) un "attraversamento pedonale" ed attraversa "in sicurezza": è una trappola. Perchè, essendo quelle strisce mal tenute e prive di segnale verticale, non possono essere considerate "attraversamento pedonale" dagli agenti della Polizia Municipale (lo sostiene il documento Foto). Già da inizio anno noi di FLG con Le Sentinelle abbiamo svolto dei servizi video in diverse città d'Italia, proprio per evidenziare problematiche diffuse di mala-manutenzione della segnaletica verticale ed orizzontale su cui i passaggi pedonali, purtroppo divengono spesso il luogo di incidentalità mortale. Le casistiche ambientali di pericolo sono multiple, come ci spiega il presidente di FedercamminacittàVito De Russis che riassume così:
"Pedone, dove vai se le strisce non ce l'hai?" Tutti gli incroci senza strisce? sono trappole. Quel "giallo" nei semafori pedonali che dura una eternità? è una trappola. E' una trappola quella di autorizzare l'attraversamento pedonale permettendo la contemporanea svolta a destra dei veicoli. Sono trappole normalmente diffuse in tutti i centri urbani d'Italia; che aumentano perchè, sostengono i responsabili, non hanno le necessarie risorse per provvedere alla eliminazione delle trappole, a tutelare la vita del pedone, a ridurre l'incidentalità stradale (dal costo sociale annuo presunto di 35 miliardi di euro). Eppure in uno qualsiasi degli altri 26 Paesi della UE, (dati come quelli riferiti a 3 città italiane dalla ricerca ACI 2009) avrebbero attivato una immediata mobilitazione istituzionale di ogni livello, al fine di eliminare (o ridurre drasticamente) la situazione ivi rappresentata. Il pedone viene definito soggetto debole; si sostiene che lo si vuole tutelare; le indagini serie rilevano le strutturali situazioni di pericolosità. Non si fa nulla e si continua ad autodefinirsi "civili". Mentre esprimono profondo dolore per la morte di qualcuno, sistematicamente, coprono di profondo silenzio le stragi sulle strade ed anche quelle sul lavoro.
Per tutto questo, nemmeno con il consistente aiuto della pesante crisi (forte calo di consumo carburante denunciato dai petrolieri nostrani) abbiamo raggiunto l'obiettivo della riduzione del 50% dei morti nel 2010 rispetto al dato del 2001: ci siamo fermati al 44%. Ben 12 Stati della UE hanno registrato un risultato migliore del nostro: n. 8 sopra o pari al 50% e n. 4 tra il 46% ed il 49,4%. Perugia è purtroppo una delle 4 città da noi (FLG/SENTINELLE) segnalate per grave (assurda) situazione della manutenzione stradale ed in particolare degli attraversamenti pedonali ove non esistenti spesso descriverei come "fantasiosi" (in mezzo a curve, doppie triple strisce, interrotte al centro della strada....e oltre ogni fantasia) e spesso a due passi da Polizia e Questura. Ma è lecito chiedersi ....con tale verbale di incidente non si dovrebbe procedere d'ufficio come già da sentenze di cassazione emesse, per corresponsabilità degli Enti preposti per mancata manutezione stradale?(!)  VIGILI URBANI: non è forse loro compito e dovere di servizio segnalare il rischio determinato da segnaletica inadeguata (come per le buche..) ? E non è compito delle procure accertare tali dinamiche o omissione sistematica? Certo...poi il verbale stilato dagli stessi sà di sorta di lavaggio delle mani alla Ponzio Pilato...peccato che sembrano lavarsele quando già sono sporche di sangue! 
Mary Mancinelli
presidente FISICO e-mail: umbria.sentinelle@gmail.com


lunedì 4 luglio 2011

DAL CORRIERE DELL'UMBRIA DEL 4 /07/ 2011

Metrò nella holding, si parte.
L’assessore Ciccone annuncia l’iter. L’amministratore Spinelli: “Puntare su risparmio e servizi”. Per il Comune 4,5 milioni in meno di spese ma c’è il rischio svalutazione.
PERUGIA03.07.2011
Novità in arrivo Il minimetrò verso la holding
Il minimetrò parte per il suo viaggio più importante, l'entrata nella holding regionale dei trasporti, la neonata Umbria mobilità. L'annuncio dell'assessore alla mobilità Roberto Ciccone è stato di un tempismo quasi perfetto, proprio nel giorno della conferenza stampa su un bilancio non proprio semplice per la nuova azienda che accorpa linee bus di tutta l'Umbria e si prefigge di diventare il contenitore di tutti i vettori trasportistici regionali. Senonché, stanti le dichiarazioni dell'amministratore delegato, oggi amministratore unico, Nello Spinelli, il minimetrò è tra le infrastrutture più efficienti, sul fronte del trasporto pubblico locale (tpl), per costi e numero di passeggeri paganti annui. Numeri a sei zeri, e in crescita, di viaggiatori l'anno, dicono le stime, con costi d'esercizio pari a circa 4,5 milioni di euro: e sarà proprio questa cifra che andrà a carico di tutta la comunità regionale attraverso l'annessione da parte di Umbria mobilità. Restano i capo al Comune i ratei dei mutui contratti per farlo il minimetrò: 110 milioni di euro, uno più uno meno, che costano anche questi per oltre 4 milioni ogni dodici mesi. Esborsi questi che Palazzo dei Priori dovrà continuare a garantire. Ma c’è un ma: il valore potenziale di quello che molti degradano dileggiando a “bruco mela”, per un’attitudine tutta perugina a svalutare quello che si possiede, rischia la svalutazione e l’errore di cui sopra in grande potrebbe essere imputato alla stessa amministrazione comunale. Il pericolo cioè di una fusione a freddo un po’ troppo affrettata, è di buttare nel mucchio delle pepite d’oro che poi vengono valutati al massimo come quarzo. Per l’assessore di turno è una questione di equità “Era un passaggio che il Comune di Perugia auspicava da tempo - spiega Ciccone - perché il minimetrò deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri mezzi di trasporto regionali, visto che trasporta il triplo ad esempio dei passeggeri che può vantare la ferrovia centrale, senza considerare l’innovazione come mobilità alternativa che rappresenta in Italia e nel mondo”. I tempi per i primi atti? Entro la fine dell’anno. L’assessore regionale ai Trasporti, il “peruginissimo” Silvano Rometti, rimbalza il suo sì all’operazione. Nello Spinelli, neoamministratore unico della spa, è abituato a fare i conti. Ed è laconico come sempre. “L’obiettivo dell’azienda unica - dice - è condivisibile se orientato a economia di scala, a una riduzione dei costi, e miglioramento dei servizi”. Operazione della holding sino ad ora ha riguardato aziende pubbliche: tutto sommato facile sul fronte giuridico. Tuttavia la minimetrò è società per azioni dove c’è una “vera” componente privata, dunque il percorso si annuncia più complesso, sia sul fronte delle procedure che sul fronte economico-finanziario. I tempi saranno lunghi e complessi, da affrontare con oculatezza. Sino ad ora - per tradurre Spinelli - siamo alle enunciazioni politiche che non possono non mettere tutti d’accordo. Il varo nodo ancora da sciogliere è la giusta pesatura dell’ambaradan. Va valutato valore della società e il Comune ne è proprietario del 70%. C’è una convenzione fino al 2038 - alla fine navette e binari saranno di proprietà del Comune stesso - poi c’è un centro commerciale che idem, alla fine, diventerà di proprietà di Palazzo dei Priori. Cosa significa in termini di governace? Se Comune porta una quota così imponente nella società regionale, l’assetto di Umbria mobilità verrà rivoluzionato. Eppoi quanto sarà valutato fra trent’anni tutto questa “pòpò” di roba? Infine non sarà che dietro a tutto c’è quel volar tirare la cinghia a dispetto di tutto? Il diritto al contributo da parte della regione al Comune di Perugia per il minimetrò, è un diritto cosiddetto “inalienabile”, previsto dalla legge, che arriva come storno del fondo nazionale: che ne sarà di questi soldi, resteranno assegnati al capoluogo oppure verranno risparmiati da Palazzo Donini



Alessandro Antonini