giovedì 17 ottobre 2013

SITUAZIONE ECONOMICA DI UMBRIA MOBILITÀ. L'assessore regionale Silvano Rometti e l'amministratore delegato Franco Viola hanno descritto la situazione di Umbria mobilità, mettendo in evidenza criticità e obiettivi da raggiungere. Rometti ha spiegato che “In questi mesi l'azienda ha lavorato per migliorare la propria efficienza e la Regione ha fatto molto: aumentato il capitale sociale (cosa che altri enti non hanno fatto), stanziato risorse aggiuntive, tagliato servizi senza modificare i corrispettivi, semplificato la procedura di finanziamento dell'azienda, appoggiato l'aumento dei biglietti in alcuni comuni per adeguare la
quota dei proventi che contribuisce alla copertura dei costi. Nel frattempo però il rimborso dei crediti da Roma, circa 20 milioni previsti entro il 31
dicembre, si è molto rallentato e ne mancano ancora 14. I Comuni pagano con lentezza le fatture per i servizi di trasporto, tanto che la società ha iniziato ad applicare interessi di mora. Abbiamo prorogato il contratto di servizio a
UM, ma i relativi atti da parte di alcuni Comuni sono arrivati con grande ritardo, bloccando alcuni pagamenti. Il 25 ottobre scade il termine per le offerte economiche dei due soggetti che hanno manifestato interesse per Umbria mobilità, il nostro obiettivo è arrivare al 31 dicembre, ulteriori eventuali interventi riguarderanno il prossimo bilancio”. Massimo Monni ha sollecitato chiarimenti sulle quote di capitale detenute dalla Regione, sulle retribuzioni dei dirigenti e sulla costituzione di
parte civile dell'ente contro i vecchi amministratori per la situazione in cui hanno lasciato la società, “anche se credo che la Giunta, per motivi che non capisco, non avrà il coraggio di farlo”. L'assessore ha anche
chiarito che dopo l'aumento di capitale la Regione è passata dal 22 al 27 per
cento del capitale, dato che altri enti non hanno versato quanto promesso. Il blocco degli stipendi è stato applicato a tutti, anche ai dirigenti, ai quali non possono essere ridotti gli stipendi perché la società non è della Regione ed esistono contratti in essere che dunque non si possono modificare. Il compenso dell'amministratore attuale è più basso di
quello del suo predecessore e la presidente ha sollecitato gli enti locali a pagare quanto dovuto, anche se si trovano di fronte a rilevanti problemi di bilancio. In questo momento la priorità è recuperare crediti e garantire liquidità all'azienda, in seguito valuteremo se promuovere azioni
contro i vecchi amministratori, decisione che però spetta all'assemblea dei
soci”. Franco Viola ha infine osservato che “nell'ultimo anno ci sono stati costanti ritardi nei pagamenti da parte degli enti locali, non però da parte delle Province. Un ritardo che a volte è diventato blocco, impedendoci anche di poter scontare fatture con le banche. L'irregolarità dei flussi di pagamento potrebbe impedirci di arrivare al 31 dicembre pagando stipendi, assicurazioni e carburanti. Restando comunque indietro nei pagamenti verso i fornitori, verso i quali potremmo invece indirizzare liquidità se arrivassero i 14 milioni di euro che Roma dovrebbe versarci entro fine anno. La scelta di svolgere servizi su Roma ha consentito all'Umbria, in una
prima fase, di ottenere degli utili importanti. Ma la seconda volta che si è scelto di partecipare a quella partita è stata una scelta troppo ottimistica, che ha finito con l'aggravare la situazione umbra. Questo dimostra che i problemi regionali sul trasporto pubblico vanno risolti all'interno e non cercando soluzioni esterne. Ad esempio l'introito
relativo alla bigliettazione è bassissimo rispetto ai chilometri coperti, anche rispetto ad aree analoghe. Il sistema così non può reggersi, nonostante il taglio dei costi. Stiamo infatti avviando una nuova campagna contro l'evasione, per accertarne i contorni e recuperare gettito”. Infine, su sollecitazione di Andrea Lignani Marchesani, Viola ha riconosciuto che
esiste un problema dell'evasione sui treni della ex Fcu, escluso che si possa procedere a una dismissione della linea Terni – Rieti l'Aquila e
previsto la necessità, entro 10 anni, di rinnovare il materiale rotabile della ferrovia regionale, procedendo all'elettrificazione delle attuali
motrici diesel. PIANO DI SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA. Dopo l'illustrazione da parte dell'assessore Bracco nella scorsa seduta (http://goo.gl/nmtrpZ [1]), il documento è trasmesso all'Aula per il solo esame con 4 voti favorevoli
e 1 contrario (Monni). MP/ link alla notizia: http://www.consiglio.regione.umbria.it/node/42339 [2] [1] http://goo.gl/nmtrpZ [2]

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