martedì 9 luglio 2013

I CONTI IN TASCA ALLA REGIONE SU UMBRIA MOBILITA'

La governatrice Catiuscia Marini fa strame di alcune scelte industriali della passata gestione di Umbria Mobilità: “Ha fortemente compromesso la solidità dell’azienda”. Il riferimento diretto, emerso nel corso dell’incontro odierno con i sindacati, è stato ad “accordi e alleanze con altre società, come ad esempio Roma Tpl, che andavano oltre il core business della società”, rappresentato dal trasporto pubblico regionale. Senza mezzi termini, la presidente della Regione ha sostenuto che “le responsabilità di tali scelte stanno emergendo tutte”.
Altrettanto decisa la rivendicazione del contributo dato per evitare che la situazione precipitasse. “In questi ultimi sette mesi – ha detto la Marini - la Regione Umbria ha garantito un livello di attenzione assolutamente straordinario, impegnando dal proprio bilancio ben 25 milioni di euro a salvaguardia del servizio di trasporto pubblico, dei salari e del posto di lavoro dei dipendenti della società”.


“Vi assicuro – ha continuato - che non è stato e non è un compito semplice. Così come vorrei sottolineare che le persone che compongono oggi il consiglio di amministrazione nominato in sostituzione del precedente lavorano con serietà, sobrietà e rigore per perseguire l’obiettivo”. Messaggio per niente cifrato nei confronti dei tanti, anche tra i sindacati, che hanno messo nel mirino il nuovo management. 


Al convegno i sindacati hanno ribadito la bocciatura della soluzione che prevede “una nuova società, in cui confluiranno dipendenti, autobus, treni e motonavi, depurata dai debiti e da mettere sul mercato”, con i debiti che “rimarranno a carico dei cittadini umbri”. Una soluzione “subìta” dal sindacato, che avrebbe preferito “la ricapitalizzazione degli attuali soci e, in alternativa, da parte della Regione”. Non cambiano il “no” alla vendita totale (“bisogna fermarsi al 70 per cento, le istituzioni devono avere voce in capitolo”) così come la richiesta di garanzie da inserire nel bando di gara per il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi e dell’integrità dell’attività aziendale.  


i 25 milioni di euro dati fino ad oggi ad Umbria Mobilità dovranno essere resi entro la fine dell'anno altrimenti chi si troverà in difficoltà sarà la regione stessa , siamo di fronte al cane che si morde la coda , prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e al 31 dicembre vedremo come ci si arriverà considerando che ancora dovranno trovare ulteriori fonti di guadagno per poter seguitare a pagare gli stipendi fino a che non entrerà in ballo la nuova società , in conclusione 25 milioni dati in futuro altre 5 milioni per ogni mese a venire per poi trovare altre risorse per pagare le rate dei mutui in scadenza , ma chi di dovere quando farà finalmente chiarezza su questa situazione che dire ingarbugliata è dire poco ?

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