La
governatrice Catiuscia Marini fa strame di alcune scelte industriali della
passata gestione di Umbria Mobilità: “Ha fortemente compromesso la solidità
dell’azienda”. Il riferimento diretto, emerso nel corso dell’incontro odierno
con i sindacati, è stato ad “accordi e alleanze con altre società, come ad
esempio Roma Tpl, che andavano oltre il core business della società”,
rappresentato dal trasporto pubblico regionale. Senza mezzi termini, la
presidente della Regione ha sostenuto che “le responsabilità di tali scelte
stanno emergendo tutte”.
Altrettanto
decisa la rivendicazione del contributo dato per evitare che la situazione
precipitasse. “In questi ultimi sette mesi – ha detto la Marini - la Regione Umbria ha garantito un livello di attenzione
assolutamente straordinario, impegnando dal proprio bilancio ben 25 milioni di
euro a salvaguardia del servizio di trasporto pubblico, dei salari e del posto
di lavoro dei dipendenti della società”.
“Vi
assicuro – ha continuato - che non è stato e non è un compito semplice. Così
come vorrei sottolineare che le persone che compongono oggi il consiglio di
amministrazione nominato in sostituzione del precedente lavorano con serietà,
sobrietà e rigore per perseguire l’obiettivo”. Messaggio per niente cifrato nei
confronti dei tanti, anche tra i sindacati, che hanno messo nel mirino il nuovo
management.
Al convegno i sindacati hanno ribadito la bocciatura della soluzione che
prevede “una nuova società, in cui confluiranno dipendenti, autobus, treni e
motonavi, depurata dai debiti e da mettere sul mercato”, con i debiti che
“rimarranno a carico dei cittadini umbri”. Una soluzione “subìta” dal
sindacato, che avrebbe preferito “la ricapitalizzazione degli attuali soci e,
in alternativa, da parte della Regione”. Non cambiano il “no” alla vendita
totale (“bisogna fermarsi al 70 per cento, le istituzioni devono avere voce in
capitolo”) così come la richiesta di garanzie da inserire nel bando di gara per
il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi e dell’integrità
dell’attività aziendale.
i 25 milioni di euro dati fino ad oggi ad Umbria Mobilità dovranno essere resi entro la fine dell'anno altrimenti chi si troverà in difficoltà sarà la regione stessa , siamo di fronte al cane che si morde la coda , prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e al 31 dicembre vedremo come ci si arriverà considerando che ancora dovranno trovare ulteriori fonti di guadagno per poter seguitare a pagare gli stipendi fino a che non entrerà in ballo la nuova società , in conclusione 25 milioni dati in futuro altre 5 milioni per ogni mese a venire per poi trovare altre risorse per pagare le rate dei mutui in scadenza , ma chi di dovere quando farà finalmente chiarezza su questa situazione che dire ingarbugliata è dire poco ?
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