CHI HA DIRITTO
Per verificare se si ha diritto al rimborso, che verrà accordato come accredito in bolletta, è possibile controllare sul sito Internet www.umbraacque.it e poi accedere alla voce "Elenchi Dm 30/09/2009" (il "decreto Prestigiacomo" che ha indicato le modalità di restituzione della tassa) nel menu "Informazioni" (a metà della pagina principale, sulla sinistra). In tale pagina sono riportati i codici utenti (presenti anche sulle bollette) di chi potrà chiedere il rimborso.
Da tenere d'occhio sono gli elenchi "B", "C" e "D", che contengono i numeri identificativi di chi può fare domanda. Si tratta degli utenti non serviti da impianti di depurazione attivi per i quali sia in corso attività di progettazione, realizzazione, completamento o attivazione (B); utenti non serviti perché gli impianti di depurazione risultano temporaneamente inattivi o sono stati temporaneamente inattivi (C); utenti non serviti da impianti di depurazione attivi per i quali non è in corso nessuna attività di progettazione, realizzazione, completamento o attivazione (D).
Come fare domanda
Sul sito Internet di Umbra acque, alla pagina citata, è possibile anche scaricare il modulo per effettuare richiesta di indennizzo. Compilato, firmato e con allegato un documento d'identità (o copia in caso di spedizione) il modulo può essere consegnato agli sportelli territoriali di Umbra acque; per posta (a Umbra acque spa via G. Benucci 162, 06135 Ponte San Giovanni-Perugia); per fax allo 075/5014333 o per e-mail all'indirizzo altuoservizio@umbraacque.com.
Quanto è il rimborso
I rimborsi saranno su misura, utente per utente in base a quanto si è pagato la tassa pur non scaricando le acque reflue in una fognatura servita da un impianto di depurazione. Facendo una stima, per un'utenza media si può parlare di 200 euro di rimborso, ma le variabili sono tante. Per fare domanda c'è tempo fino a ottobre 2014.
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