lunedì 14 dicembre 2009

LIBRO SUL MINIMETRO'

(...) Se siete stati attenti avrete notato che, per quanto riguarda il Minimetrò sono state fatte oltre 270 denunce di cui ancora non si sa che fine faranno e che impatto potranno avere sull’intero progetto. Anche in considerazione che esistono altri tre fascicoli aperti, uno complessivo, un altro di Italia Nostra per quanto riguarda il vincolo paesaggistico del Pincetto ed infine uno (si parla di 141 pagine) della Corte dei Conti di Perugia chiuso a settembre 2006 e passato alla Procura Generale per competenza, dove vengono contestati presunti reati compiuti da numerose persone, naturalmente tutto da verificare e provare in fase di dibattimento. Questa indagine è stata portata avanti da 5 finanzieri venuti da Roma e da un Ispettore capo del Ministero delle finanze.Sarebbe opportuno, per fare chiarezza e tranquillizzare tutti i cittadini che pagano le tasse, verificare che tutto sia in regola e quindi agire in tempi brevi per evitare ulteriori malintesi e false speranze.


Altro fatto che non tutti hanno capito è quanto costerà ai cittadini di Perugia mantenere in piedi l’opera Minimetrò.

Il Comune ogni anno e per i prossimi 30 anni dovrà pagare alla Minimetrò la bellezza di oltre 19 milioni di euro l’anno e questa cifra di sicuro nei prossimi anni aumenterà. Pensate cosa avrebbe potuto fare il Comune di Perugia ogni anno con quella cifra: costruire nuove case per i cittadini più bisognosi, pagare gli affitti delle famiglie più povere, ma anche reincatramare tutte le strade e rifare tutti i marciapiedi, rendere la città più bella, un esempio per tutto il mondo, quindi attirare ancora più turismo.

Altra domanda che i cittadini dovrebbero farsi è questa: da dove prende questi 19 milioni di euro l’anno il Comune? Ovviamente dalle tasse che noi paghiamo. Basti vedere cosa è successo per l’Irpef aumentata dallo 0,1% allo 0,7% in una sola volta.

Viene da sorridere quando si legge nei giornali che il gradimento per i viaggiatori che prendono il Minimetrò supera il 98% perché basterebbe fare due conti per renderci conto che il Minimetrò non serve le frazioni limitrofe di Perugia, vedi Ponte San Giovanni, Ponte Valleceppi, Ponte Felcino, Ponte Pattoli, Collestrada, Balanzano, San Martino, Sant’Enea, quindi una parte considerevole di cittadini che comunque pagheranno con le tasse il mantenimento del Minimetrò e che ne usufruiranno relativamente poco o niente, vista la distanza e il fatto che al centro non ci sono attrazioni e motivi per andarci.

(Ritorna alla pagina iniziale)

3 commenti:

  1. Buon lavoro Eros, finalmente uno spazio dove si possono far capire tutti i problemi che nascondono. Se ci sta qualsiasi cosa in cui posso dare una mano sono sempre a disposizione. Come ultima cosa posso mettere collegamenti di riferimento al sito su facebook?

    RispondiElimina
  2. Mi trovavo a transitare sul nostro caro minimetrò martedì 15 dicembre, intorno alle 14.10, proprio quando c'è stato il terremoto nella Valtiberina.
    Forse il boato si sarebbe sentito se non fosse stato per il rumore infernale di questo rivoluzionario mezzo di trasporto.
    Comunque sia mi chiedevo: sono le strutture portanti abbastanza elastiche da sopportare un sisma più violento se, Dio non voglia, colpisse ancora la nostra zona?

    RispondiElimina
  3. bravo Eros sempre coraggioso!le tue informazioni sono documenti!la gente deve capire che continua a pagare per un minimetro'che e' solo un costo ,un lusso per pochi pagato caro da tutti e per questo da smantellare come hanno fatto saggiamente in Francia...noi come Movimento per Perugia stiamo raccogliendo le firme per questo,collaboriamo!Carla Spagnoli

    RispondiElimina